Circumvesuviana, nel primo weekend con i nuovi orari regge solo la linea Napoli-Sorrento, soppressioni e disagi sulle altre linee vesuviane

Circumvesuviana, nel primo weekend con i nuovi orari regge solo la linea Napoli-Sorrento, soppressioni e disagi sulle altre linee vesuviane
Nella prima domenica con il nuovo orario, sulla Circumvesuviana si è assistito a un caos di affollamenti e soppressioni di corse. Nonostante gli sforzi per favorire la linea per Sorrento e agevolare i turisti diretti verso la Costiera, si sono verificati disagi nella stazione di piazza Garibaldi. Infatti, come riporta Francesco Gravetti de “Il Mattino” molti pendolari che solitamente utilizzavano le fermate nella periferia est di Napoli si sono riversati nella stazione principale, contribuendo all’affollamento. Inoltre, una corsa tra Vico Equense e Sorrento è stata cancellata a causa di un treno guasto. Le linee utilizzate dai pendolari, come Ottaviano-Sarno, Nola-Baiano e Poggiomarino-Torre Annunziata, sono state penalizzate una volta di più. Numerosi tagli alle corse sono stati segnalati lungo queste tratte durante l’intera giornata.

Nel pomeriggio, lungo la tratta Napoli-Ottaviano-Sarno, che copre l’area vesuviana interna, si è verificato un grave disservizio a causa di soppressioni e dei cambiamenti introdotti dal nuovo orario. Per oltre due ore non è passato alcun treno, creando notevoli disagi per i passeggeri. Alcuni pendolari hanno prontamente segnalato la situazione attraverso i social media. Per fronteggiare la situazione, l’Eav (Ente Autonomo Volturno) ha istituito un servizio di autobus sostitutivo. Questi autobus hanno prelevato i passeggeri direttamente dalle stazioni ferroviarie, offrendo un percorso identico a quello dei treni. Nonostante tale soluzione, la Circumvesuviana non è riuscita a evitare le polemiche, con i comitati dei pendolari sempre più intenzionati ad intensificare le proteste. Uno dei portavoce dei comitati, Enzo Ciniglio, ha affermato: “Noi difendiamo il diritto dei cittadini alla mobilità, non chiediamo miracoli”.

All’origine delle difficoltà di ieri, innanzitutto, vi è stata la carenza di personale. Molti dipendenti hanno rifiutato di effettuare straordinari, che si sono resi ancora necessari nonostante l’arrivo di nuovi capi treno e macchinisti. Altri dipendenti, invece, erano in ferie, il che ha reso impossibile coprire tutti i turni e ha reso necessarie le soppressioni delle corse. Di fronte a questa situazione, l’azienda ha deciso di tagliare le linee meno frequentate per favorire quella affollata dai turisti, che in estate registra numeri record. In un ordine di servizio recentemente diramato dall’Eav ai dipendenti, si evidenzia la tendenza dell’azienda a privilegiare il servizio verso la costiera sorrentina. L’ordine di servizio fa riferimento ai treni “in tripla composizione”, ossia formati da tre vagoni, che rappresentano la massima capacità possibile per la Circumvesuviana. Considerando che sono disponibili 67 treni, quelli in tripla composizione verranno destinati esclusivamente alla tratta per Sorrento, mentre le altre tratte dovranno accontentarsi di treni formati da due o un solo vagone. Inoltre, nel caso in cui il numero di treni disponibili diminuisse, quelli in tripla composizione verrebbero comunque assegnati alla tratta Napoli-Sorrento, mentre i tagli riguarderebbero solo le altre linee.

Va sottolineato che il rifiuto di effettuare straordinari da parte dei dipendenti non rappresenta una forma di protesta. La decisione di abbandonare i treni è dovuta a diverse difficoltà che affliggono anche i viaggiatori, come ad esempio l’assenza di aria condizionata in molti vagoni e i problemi che si verificano lungo il tragitto, come porte bloccate, una rete ferroviaria non sempre efficiente e guasti improvvisi. Pertanto, molti capi treno e macchinisti hanno scelto di rimanere a casa la domenica anziché affrontare turni straordinari. È importante sottolineare che il nuovo orario è stato introdotto senza un accordo con i sindacati, alcuni dei quali hanno indetto uno sciopero lo scorso venerdì. A settembre, il tavolo delle trattative dovrebbe riaprirsi, anche perché potrebbe essere necessario prolungare l’orario dei servizi.

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