“Corti in Villa 2023” applausi per “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli con Nando Paone
Piano di Sorrento (NA) Ieri sera nell’ambito della Rassegna “Estate Blu 2023 – Davanti al Golfo di Surriento”, si è tenuta la Seconda edizione della Rassegna di cortometraggi “Corti in Villa”, a cura dell’Associneclub Piano di Sorrento e con la Direzione artistica di Ignazio Senatore, psichiatra e giornalista de “Il Corriere del Mezzogiorno”. Sulla splendida terrazza di Villa Fondi il vicesindaco Giovanni Iaccarino ha tenuto a battesimo una seconda edizione che ha offerto al pubblico la visione di cinque short film molto interessanti, per l’ottima grammatica cinematografica dimostrata dai registi e temi ben rappresentati, quali il disastro ambientale della terra dei fuochi raccontato in “La terra dei giochi” di Mauro Di Rosa. L’uomo di fronte alla malattia e in particolare al tumore e l’elaborazione di questo choc in “Amici di sempre” di Christian Marazziti. Quindi tre corti sui rapporti genitori figli quelli descritti in “L’ultima festa” di Matteo Damiani (ottima performance di Dora Romano); “Don’t be cruel” di Andrej Chinappi e “Il ballo di Susy Laude”. Infine il vincitore di questa rassegna 2023, “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, un corto dedicato all’inclusività raccontata con eleganza, sottile umorismo e intensità; oltre al regista, Lorenzo Marinelli, meritano menzione per le rispettive magistrali interpretazioni: Nando Paone e Gea Martire. Da sempre attento all’importanza dell’educazione al cinema e all’audiovisivo quanto alla necessità di fornire occasioni di confronto e riflessione pubblici sulla Settima Arte, Ignazio Senatore ha presentato a Villa Fondi una piccola ma convincente raccolta di corti d’autore che riflettono in pieno l’orientamento che sta caratterizzando la produzione filmica del dopo pandemia, meno incentrata sull’umorismo più incline alla riflessione sulla qualità dei rapporti umani e l’incertezza del mondo che verrà.
Di Luigi De Rosa.
Corti in Villa (Disegno di Annalisa Cinque)
Una scena tratta dal corto: “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli