“Ella fu”: fine della gloriosa circumvesuviana

L’azienda di trasporto regionale della Campania EAV e le linee della Circumvesuviana sono di nuovo al centro delle polemiche, tanto che la società sembra destinata ad affrontare un’estate difficile.

I pendolari che si servono dei treni della ex Circumvesuviana, gestita appunto da EAV, protestano per i continui disagi. Per la linea Napoli – Sorrento, la più frequentata dai turisti. Poi c’è stato lo sciopero dei trasporti. E nei giorni scorsi altri disservizi per incendi e guasti. Infine, i nuovi orari con la soppressione di alcune corse.

I vertici dell’azienda, però, non sembrano molto preoccupati da questo stato di cose. “Noi stiamo cercando di dare una mano a tutti i pendolari. Il 90% degli utenti della Circumvesuviana ha un beneficio da questi nuovi orari. Chi subisce un problema è chi deve andare da Barra, Ponticelli, Torre del Greco, verso Sorrento. In questo caso c’è indubbiamente un disagio, perché deve cambiare treno a Torre Annunziata”, così Fanpage riporta le dichiarazioni del presidente EAV, Umberto De Gregorio.

“Il viaggio può durare anche 10-20 minuti in più, aggiunge, ma per il 90% degli utenti questo nuovo modello consente un viaggio che dura di meno, treni più puntuali, più sicurezza”.

Sicurezza? Non esageriamo. Il tema è presente da sempre sulle linee della ex Circumvesuviana. Ha ragione Legambiente che ha riclassificato questa ferrovia tra le “peggiori d’Italia”.

Ex circumvesuviana disagi e disservizi

E’ di Biagio Verdicchio una puntuale, pungente e purtroppo reale analisi della situazione: “Uno sbuffo, il fuoco, il fumo… È questa l’immagine definitiva della sconfitta della “fu” gloriosa Circumvesuviana.

Caduta della linea aerea nella stazione di Pompei e parziale interruzione della linea; d’urgenza si istituiscono pullman di emergenza tra Torre e Castellammare, mentre fuori urla il sole a 40° e non oso immaginare la bolgia a Pompei coi turisti di ritorno dagli Scavi.
L’inferno esiste ed ha le sembianze di chi usa per lavoro la vesuviana. E ci si sforza di fare tavoli, inventarsi direttissimi senza arte né parte, per poi fare marcia indietro (con la promozione di Portici a fermata vitale), stravolgere orari, dimenticarsi di linee importanti (sulla Nola Baiano c’è il grosso delle industrie delle Regione e i ritardi sono in media di 9 minuti a corsa), riunire sindaci incapaci di capire che il problema è a monte, in treni vecchi “pittati” di azzurro perché lo scudetto è anche dei trasporti (ed io credevo fosse merito della meravigliosa squadra di Spalletti).
Prepariamoci dunque a un tormentato ritorno a casa..
Nel frattanto una domanda: ci riempiamo la bocca di turismo sostenibile, di incentivare il trasporto pubblico, migliorare le vie del mare, ma la politica a tutti i livelli cosa fa concretamente? Vivremo di orari sperimentali anche in autunno con la riapertura di scuole e università !? O forse sarebbe meglio ammettere le colpe e il proprio fallimento!?”

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