L’allarme dell’Unicef, in Italia sei milioni di bambini sono esposti a ondate di calore
AGI – Sono 559 milioni i bambini che nel mondo sono esposti a un’alta frequenza di ondate di calore, di cui oltre sei milioni in Italia: è la stima dell’Unicef che prevede che entro il 2050 tutti i 2,02 miliardi di bambini nel mondo saranno esposti alle ondate di calore, anche nello scenario più ottimistico di contenimento del riscaldamento globale. “L’Italia si trova nella cosiddetta zona hotspot del Mediterraneo”, spiega Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, “cioè è tra le aree che si riscaldano più rapidamente rispetto all’aumento della media globale. In Italia nel 2020 erano 6,1 milioni i minorenni esposti a un’alta frequenza di ondate di calore: nel 2050 saranno 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,7 in uno scenario a emissioni molto elevate.
Per quanto riguarda la durata delle ondate di calore, nel 2020 avevamo 7,2 milioni di minorenni esposti a una durata elevata, nel 2050 ne avremo 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,2 in uno scenario a emissioni molto elevate. Sono dati preoccupanti, sui cui non dobbiamo abbassare la guardia”. Già adesso, 1 bambino su 3 vive in Paesi che affrontano temperature estremamente elevate e circa 1 su 4 è esposto a un’alta frequenza di ondate di calore. Questo dato potrà solo peggiorare. Ancora più bambini subiranno le conseguenze di ondate di calore più lunghe, calde e frequenti nei prossimi 30 anni, minacciando la loro salute e il benessere.
La durata delle ondate di calore elevate attualmente ha conseguenze su 538 milioni (o il 23%) dei bambini a livello globale. Questo numero salirà a 1,6 miliardi nel 2050 con un riscaldamento di 1,7 gradi e a 1,9 miliardi di bambini con un riscaldamento di 2,4 gradi, sottolineando l’importanza di misure urgenti e drastiche di mitigazione delle emissioni e di adattamento per contenere il riscaldamento globale e proteggere le vite umane.
A seconda del grado di riscaldamento globale raggiunto, milioni di bambini in più saranno esposti a ondate di calore e temperature estreme. I bambini delle regioni settentrionali, in particolare dell’Europa, subiranno gli aumenti maggiori delle ondate di calore di elevata intensità e, entro il 2050, quasi la metà di tutti i bambini dell’Africa e dell’Asia sarà esposta in modo prolungato a temperature estremamente elevate.
Le ondate di calore sono dannose soprattutto per i bambini, perché hanno una minore capacità di regolare la loro temperatura corporea rispetto agli adulti. Più i bambini sono esposti a ondate di calore, maggiori sono le loro probabilità di avere problemi di salute, comprese malattie respiratorie croniche, asma e malattie cardiovascolari. I neonati e i bambini piccoli sono esposti a più alti rischi di mortalità legata al caldo. Le ondate di calore possono avere effetti sull’ambiente in cui vivono i bambini, la loro sicurezza, nutrizione e accesso all’acqua, sull’istruzione e sul loro sostentamento futuro.
Questi risultati per l’agenzia Onu per infanzia sottolineano il bisogno urgente di adattare i servizi su cui i bambini fanno affidamento all’inevitabile impatto del riscaldamento globale. Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di continuare a mitigare gli effetti peggiori delle altre condizioni di caldo elevato, per prevenire gli impatti peggiori delle altre misure di riscaldamento, tra cui ondate di calore più lunghe e più calde e temperature estreme più elevate. Quanto saranno devastanti questi cambiamenti dipenderà dalle azioni che intraprendiamo adesso, avverte l’Unicef, come minimo, i governi devono limitare urgentemente il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius e raddoppiare i fondi per l’adattamento climatico entro il 2025. Questo è l’unico modo per salvare le vite il futuro dei bambini e il futuro del pianeta.