In questa torrida estate maiorese, fra i pochi pochi momenti di freschezza di cui si può beneficiare, ci sono sicuramente gli interessantissimi interventi a mezzo social che quotidianamente ci regala Attilio Ingravalle.
Attraverso il canale Facebook del maestro Giuseppe Palermo, in diretta dai giardini di Palazzo Mezzacapo (dove Palermo espone una delle sue collezioni di immagini), il dott. Attilio Ingravalle, semiologo, laureato presso il DAMS di Bologna, cultore ed espertissimo di cinema, musica, letteratura, arti figurative (eccellente pittore a sua volta), filosofia, religioni e televisione, si prodiga in brevi, acuti ed esilaranti monologhi, affiancato dallo stesso Giuseppe Palermo che, da par suo, funge da spalla e complice.
Le narrazioni di Attilio svariano fra i contenuti più disparati: da barzellette e riflessioni poco “politically correct”, raccontate in stile “stand up comedy” ad approfondimenti socio-culturali sul condizionamento che alcune trasmissioni televisive possono determinare sulle già compromesse capacità di autonomia di pensiero delle nuove generazioni, passando attraverso considerazioni, a volte dissacranti, su argomenti come sesso, politica e religione, fino a sfociare in un delirante quanto avvincente racconto a puntate che ha come protagonista il noto presentatore televisivo Gigi Marzullo, coinvolto in un intrigo giudiziario internazionale che lo vede contrapposto a un gruppo di scimmie.
Dagli eloqui di Attilio traspare cultura a 360 gradi, profonda conoscenza degli argomenti di cui si occupa e capacità di trattare gli stessi con sarcasmo e non comune senso dell’ humor.
Attilio Ingravalle è molto conosciuto a Maiori, soprattutto per il suo look “fuori ordinanza”, per la splendida musica che, per anni, ha allietato ogni mattina, dai balconi di casa sua, i passanti del Corso Reginna, per le tragiche vicende che coinvolsero la sua famiglia nel 1988, quando nel crollo del palazzo in cui abitavano, persero la vita suo fratello ed un suo cugino.
A metà degli anni 2000, quando a Maiori si organizzava il premio Rossellini, Attilio ebbe modo di mettere in mostra le sue competenze in campo cinematografico, presentando e spiegando trame, soggetti e tecniche di realizzazione di film, da lui selezionati, ad una numerosissima ed attentissima platea di giovani studenti che, letteralmente, pendevano dalle sue labbra.
Oggi si prende cura della mamma, ormai centenaria con grandissimo amore.
Attilio è persona schiva che non ama mettersi in mostra ed anche il suo modo di vestire e di proporre la sua immagine non nasce certamente dal desiderio di apparire originale o alternativo. E’ parte integrante della sua persona e della sua personalità, che trae lontane e profonde radici etiche e culturali acquisite nelle tante esperienze di studi, di sperimentazioni e di viaggi che, a partire dagli anni 60 ne hanno plasmato il pensiero e arricchito la conoscenza.
Insomma, una risorsa ed un vanto per la nostra comunità.
Il mio personale attestato di stima, simpatia ed amicizia.
Giancarlo Barela