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Lorenzo Maria BOTTARI:  “Figure sullo sfondo de’ Li Galli”

8 luglio 2023 | 12:04
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Lorenzo Maria BOTTARI:  “Figure sullo sfondo de’ Li Galli”

“POSITANO IN … MOSTRA” accoglie Lorenzo Maria BOTTARI con la sua esposizione “Figure sullo sfondo de’ Li Galli”.

Presso l’Ufficio Turismo L.Vespoli inaugurata la sua mostra che resterà aperta al pubblico fino al 21 luglio.

Lorenzo Maria BOTTARI   Figure sullo sfondo de’ Li Galli
Testo di Massimo Bignardi
Disegni e dipinti dal 1988 al 2022
Con il Patrocinio del Comune di Positano
Da venerdì 7 a venerdì 21 Luglio 2023
PINACOTECA COMUNALE
Via Regina Giovanna, 13 – POSITANO (SA)

Figure sullo sfondo de’ Li Galli

Per entrare nel gioco di figure che Lorenzo Maria Bottari ha messo nelle opere, dipinti e acquerelli che ha dedicato a Positano, dobbia mo scivolare con la memoria agli anni Cinquanta vale a dire a quando alcune mete del Mediterra neo, sono state assunte come étoiles del turismo internazionale, tra queste, certamente la Costa Amalfi e, in primis, Positano,
Ciò significa fare passi indietro e tornare sulle spiagge di un Mediterraneo solare, sulle quali spirava una brezza che animava, come joie de vivre l’incanto del paesaggio, trasformando la quotidianità in un effettivo sentimento di libertà. Sé si sperde nel Sé collettivo. con la consapevolezza di aver lasciato alle spalle il dramma della guerra.
E, nel complessivo, l’aria che si respira in Italia e che tale si mostra agli occhi dei nuovi viaggiatori, dei petites tours che attraverseranno per intero lo stivale, dai piccoli borghi arrampicati sulle colline degli Appennini alle marine e alle coste degli ar cipelaghi siciliani.
Guido Piovene racconta in Viaggio in Italia, ap parso nel 1957 che appena “varcato il confine che gli ha fatto conoscere Positano. del Sud si entra in un bagno di euforia, quasi irradiata dall’indole della gente. […] Positano è una Capri per gente di umore più quieto. Così appariva Positano, con le sue gole, le case bianche incoronate da terrazze sulle quali si allungavano le ombre dei limoneti, i campanili delle vecchie . chiese arrampicate ai pendii, ai colori delle maio- – liche che colorano la cupola della Chiesa Madre. Fermarsi in questo luogo, sospeso tra la narra- di zione dei filosofi di Francoforte che negli anni Venti vi hanno soggiornato e i nuovi protagonisti della cultura artistica e letteraria dell’immediato secondo dopoguerra, significava, lo è stato fino agli anni Novanta, vivere la felicità, cioè calarsi in un habitat costruito dall’uomo per l’uomo, ove il
Penso che questo sia il punto di vista che ci con- sente di leggere il lavoro che Bottari ha svolto a Positano, unitamente a quanti altri dipinti ha realizzato nel suo studio di Pioltello, nei pressi di Milano, conservando nell’impianto compositivo un segno corsivo che disegna le figure, affidando al colore una dose di espressività fauve ma che ri- corda, anche, la tavolozza dei suoi principali mae- stri: Renato Guttuso e, soprattutto Ibrahim Kodra
Più che la memoria del paesaggio positanese, l’ar- tista albanese ha suggerito al suo giovane allievo, conosciuto nell’altra terra del suo viaggio mediterraneo, la Sicilia, di guardare la dimensione magica della vita che si respira in questi luoghi Bottari, infatti, conserva della pittura di Kodra, la luminosità dei colori assunta, nel tempo, da quest’ultimo come una sorta di cifra ben identifi- cativa del fondamento spirituale del suo lavoro. E una luce che non rimbalza sugli oggetti, sui corpi sulla materia, non attende lo scarto verso l’ombra e quindi non accredita la percezione plastica. È una luce che viene dal fondo, da una memoria della pittura che, a mio avviso, non cerca agganci con la preziosa luce che affiora dalla tessitura. Quello che Bottari ci prospetta è un paesaggio altre interpretazioni antropico: la sua visione ricalca quella che Stein beck, agli inizi degli anni Cinquanta, ha di Po- sitano, cioè di un luogo che “colpisce profonda mente, colpisce per i suoi colori, per il mistero di una luce che, di giorno, piove dall’alto trasci- nando con sé le tinte delle montagne, levigando i corpi e le architetture, fissandoli nello spazio in pose eternate dalla forma, mentre di notte diviene. schermo magico ove la realtà è già sogno. […] E un posto di sogno che non vi sembra vero finché ci siete ma di cui sentite con nostalgia tutta la profonda realtà quando l’avete lasciato”
Negli acquerelli Bottari, in particolare quelli oggi in collezione privata a Positano, forza il colore del fondo, fino al punto di saturazione: blu oltremare, oppure celeste, sui quali danzano, si abbracciano, giocano figure di ninfe, di sirene dall’incarnato roseo color cipria, insieme ad un repertorio di soggetti tratti dalla mitologia, la stessa che col- pi Kodra al cospetto dei dipinti picassiani degli
anni di Antibes e di Cannes. Bottari accentua tale : joie una gioia che risponde alla dimensione di assoluto presente, in pratica di un vivere istante per istante nell’effimero.
Come in Omaggio a Positano, la grande tela del 1981, che Kodra donò al Comune, le figure sono , affidate ad una sintesi geometrica, pur restando parte del paesaggio, cosi avviene nella citata serie di acquerelli realizzata da Bottari nel 2020: l’artista palermitano, diversamente dal suo maestro, conserva, però, una ‘scrittura’ figurativa, ossia una narrazione chiara ed evidente che non lascia ad
E solo il colore a smuovere il nostro sguardo, a farlo immergere nella joie’ che questi luoghi, in parte, riescono ancora a farci vivere.

Lorenzo Maria BOTTARI: Figure sullo sfondo de' Li Galli
Lorenzo Maria BOTTARI: Figure sullo sfondo de' Li Galli
Lorenzo Maria BOTTARI: Figure sullo sfondo de' Li Galli

Breve nota biografica

Lorenzo Maria Bottari nasce a Palermo, 29 agosto 1949, penultimo di una famiglia di 10 figh. La vo- cazione artistica sarà la spinta per lasciare il Sud, viag- giare e vivere significativi incontri e frequentazioni: de scope Gallery. Chirico, Guidi Guttuso, Cagli, Lam, Kodra, per citarne alcuni.
È Renato Guttuso a presentare nel 1980 la sua prima importante Cartella La Cattedrale di Palermo nella sto rica Galleria Schettini di Milano, dove nel frattempo Alessandro Quasimodo. si è trasferito, mantenendo uno spirito nomade grazie alle mostre internazionali che lo vedranno presente a Londra, Vienna, Parigi, Stoccolma, New York.
La Foyles Books lo invita ad una mostra con opere in omaggio a Wilhelm von Gloeden a Londra, dove Sandro Paternostro gli presenta il fotografe surrealista Angus Mc Bean, con il quale realizzerà la mostra dia. logo Tra fotografia e pittura. Walter Schönemberg, Di- rettore dei Musei di Lugano, presenta Lorenzo Maria Bottari I casi dell’amore, in un libro-cataloge, con testi anche di Leonardo Sciascia alla Galleria Lugano. Ancora a Londra, Brian Sewell presenterà l’artista in Earth Air Fire-Water, con una mostra e un rai- finato libro.
Nel centenario della nascita del Cinema e di Rodol fo Valentino, è protagonista di una mostra itinerante Il mito Rudy Valentino con un libro-catalogo curato da Antonio Miredi, inaugurando nel 1995 il Museo Valentino di Castellaneta. Nel 2002 celebra in pittura poesie di Quasimodo realizzando il volumetto “Quasi- modo Quasi sognato”, con testo di Miredi, a Modica, Ragusa, in occasione dei 100 anni della nascita del pre- mio Nobel
Nel 2009 Karl Barrie, noto gallerista e perito d’Arte londinese, festeggia i suoi 40 anni vissuti con Arte con testi di Alda Merini e Antonio Mireds, alla Kaledoido-
Nel 2012 gli viene conferito il premio Proserpina, Pre- mio Internazionale dei siciliani in patria e nel mondo, e Schena Editore stampa il suo primo libro “Dentro le Quinte” (Aneddoti e Poesie) con presentazione di
Una Mostra Antologica (opere 1967-2021) a cura di Federica Lazzarini. lo vede protagonista al Palazzo Bi- saccioni di Jesi, Ancona, nel 2022
La conoscenza diretta della grande poetessa Alda Me rini diventa occasione di un poetico omaggio con delle tele ospitate nello Spazio Alda Merini di Milano.
L’interesse verso la letteratura e le sue contaminazioni lo portano a interessarsi alla figura di Pinocchio, ogget- to di ricerca e studio pittorico dai primi anni novanta. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi lo invita nel 1999 con le sue carte-bozzetto Pinocchio nel mon- do dei Tarocchi a Collodi Pistoia, dove fa ritorno nel novembre 2022 con una mostra di dipinti, su tele, ori- ginali, in cui la magia dei Grandi Arcani e la storia di Pinocchio trovano un luogo più congeniale.
Pinocchio e i Tarocchi con le Edizioni Attini diventa- no anche 22 cartoline, cofanetto con testo di Antonio Miredi, a diffusione limitata, presentato con annullo Ufficio Postale filatelico a Milano.
Contatti con Lorenzo Maria Bottari telefono cellulare +39 348 704 3707 lorenzomariabottari@libero.it