Natalia non doveva morire. La Procura sequestra il tratto del Sentiero degli Dei dove la 21enne è morta , ne parla anche il TG1
Natalia non doveva morire. La Procura sequestra il tratto del Sentiero degli Dei dove la 21enne è morta , ne parla anche il TG1 e giornali internazionali, ma la gente continua a transitare a centinaia come se nulla fosse in questo che è un bellissimo sentiero della Costiera amalfitana, forse il più bello della Campania, d’ Italia, del mondo, ma “non per tutti” come ha detto in esclusiva a Positanonews il giorno stesso della tragedia Peter Hoogstaden, che è stato proprio il fautore del turismo escursionistico in Costa d’ Amalfi. Il tratto che va da Agerola per Praiano fino a Positano è stato oggetto di centinaia di articoli di Positanonews dove ci siamo lamentati della mancanza di sicurezza. Nonostante vi siano dai 300 mila ai 500 mila escursionisti ogni anno non si è mai messo un presidio sanitario a metà strada e neanche dei volontari che facessero da assistenza ed informazione ai turisti, con la tassa di soggiorno, o con un biglietto anche di pochi euro, si potrebbero realizzare questi servizi elementari. Invece niente, l’unica opera davvero utile fatta nel corso degli anni, fu fatta dall’associazione Gea di Positano che volle piazzare delle mattonelle dopo che il sentiero fu segnato in vari punti dal cartografo Nino Buonocore. Queste mattonelle solamente aiutano i soccorsi, in questo caso era la mattonella numero 7…
Il servizio sul TG1 oggi è stato davvero sconvolgente e dovrebbe far riflettere
Intanto E’ stata sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria parte del sentiero da cui sabato scorso è precipitata nel vuoto, perdendo la vita la 21enne turista finlandese Natalia Vera Wihelmina Hogstom. Il tratto di 45 metri alla mattonella 7, in località Cisternuolo, che risultava interdetto dal dicembre 2017 a causa di una frana. Il cedimento esterno del sentiero, che provocava un restringimento ci dica 40 centimetri, è stato fatale per la ragazza che avrebbe messo il piede in fallo con tutta probabilità mentre stava cattando o si stava facendo scattare una fotografia nel punto panoramico.
Con tutta probabilità a incidere potrebbe essere stato il terreno bagnato dalle piogge della notte precedente. Ma quel tratto non risultava percorribile da cinque anni e mezzo e i ragazzi non ne sapevano nulla. Il percorso alternativo era a monte: con tutta probabilità le staccionate divelte (dagli agenti atmosferici o per l’incuria dopo sei anni) e la mancanza di un’adeguata cartellonistica hanno fatto sì che i due procedessero senza cautele, non immaginando pericoli.
La Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Matteo De Micheli) ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.