La Giornata Mondiale del Cervello nota anche come World Brain Day, è promossa dalla World Federation of Neurology, un’organizzazione non governativa affiliata alla OMS. Con lo scopo di rendere i cittadini più consapevoli circa le patologie neurologiche e neurodegenerative.
“L’invecchiamento è fisiologico – ha affermato il professor Alberto Albanese, Responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas – ma non tutti invecchiano allo stesso modo”.
In tutto il mondo l’età media della popolazione è in aumento, con conseguente decadimento cognitivo. Parallelamente, si registra anche un incremento delle malattie neurologiche degenerative. Tra le più conosciute c’è il Parkinson, le sindromi parkinsoniane e le demenze. Spesso si sommano tra loro e possono presentarsi in maniera sinergica o sovrapposta. Per questo i principali centri di riferimento neurologico sono molto impegnati nella ricerca”.
E’ fondamentale che le persone si mantengano attive mentalmente: viaggiando, impegnandosi in un hobby creativo, anche i passatempi enigmistici e le parole crociate possono aiutare o suonare uno strumento musicale, perché riducono il rischio di demenza.