Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, un’opportunità assolutamente da non perdere

In Penisola Sorrentina si continua a parlare del progetto dell’Ospedale Unico e si attende la decisione in merito del sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola e della sua amministrazione che si è sempre dichiarata contraria alla realizzazione dell’opera nell’attuale sede del Distretto Sanitario 59 perché non ritenuto adatto.
I lavori dovrebbero iniziare in autunno ma senza il consenso del Comune di Sant’Agnello si rischia di vanificare tutto perdendo anche i circa 80 milioni di euro stanziati per l’opera.
La soluzione prospettata è quella di costruire l’Ospedale Unico ai Colli di San Pietro nell’attuale sede di una struttura ricettiva, che si sviluppa su una superficie di 12mila metri quadrati coperti e 28mila di verde. Ci sarebbe anche la disponibilità dell’attuale proprietà a valutare una permuta con la sede del distretto sanitario.
La zona, nel territorio di Piano di Sorrento, sarebbe anche più facilmente raggiungibile lungo via Nastro Azzurro.
Pur concordando sul fatto che l’Ospedale Unico ai Colli di San Pietro costituirebbe anche un beneficio per Positano siamo consapevoli che sarebbe obiettivamente quasi impossibile da realizzare e condividiamo totalmente l’idea del Dott. Vincenzo Iaccarino, ex sindaco di Piano di Sorrento, tra i principali ispiratori di questa iniziativa partita oltre dodici anni fa e sostenuta da tutte le sette amministrazioni comunali interessate.
Il Dott. Iaccarino ha sottolineato la criticità dell’attuale situazione sanitaria in penisola sorrentina e l’ospedale unico rappresenta l’unica strada percorribile per assicurare qualità ed efficienza all’assistenza ospedaliera in Penisola.
D’altronde non va dimenticato che, non realizzando l’opera, si andrebbero a perdere i fondi stanziati dalla Regione e, inoltre sono stati già spesi cinque milioni di euro che nessuno rimborserebbe.
Quella dell’Ospedale Unico è un’opportunità che non deve assolutamente andare persa. Sarà importante stabilire un piano per la viabilità e per i parcheggi, oltre ai controlli necessari sul territorio e sull’area interessata per poi dare il via ai lavori in modo da migliorare la sanità in penisola sorrentina a beneficio di residenti e turisti
Come abbiamo scritto , anche in passato, avremmo voluto anche noi una collocazione collinare, logisticamente migliore per la Costiera amalfitana, ma anche per Massa Lubrense e le zone alte di Vico Equense, fuori dal centro. Probabilmente non vi erano i presupposti tecnico legali dello scambio col privato , fondamentalmente la cessione dell’albergo in cambio della struttura ospedaliera di Sorrento, e la possibilità tecnica di realizzarlo , a tal proposito sarebbe stato utile almeno un parere tecnico di supporto su questa opzione ma non vi sono relazioni a favore e neanche contro. Crediamo che non sia stata fatta sufficiente comunicazione e non vi sia stata compartecipazione, altrimenti non ci sarebbe questa forte discussione, sulle motivazioni che hanno portato alla scelta centrale, che hanno contribuito alla vittoria di Antonino Coppola contro la lista ispirata da Sagristani, per cui chi vive al centro in effetti non desidera avere questa struttura, ma abbiamo già parlato della sindrome Nimby. Che i costi lieviteranno, i tempi si allungheranno, sono cose , purtroppo, scontatissime, considerando l’andazzo delle opere pubbliche in Campania e in Italia. Che il personale sanitario manchi e si deve intervenire subito è una sacrosanta verità, rispetto alla quale bisogna combattere da subito, togliere il numero chiuso, per esempio, aumentare le risorse per le assunzioni di medici e infermieri, altrimenti, in effetti, se costruisci gli ospedali senza medici non serve a nulla, anche se probabilmente in futuro il personale sarà dirottato nelle strutture migliori e quelle periferiche saranno destinate a chiudere o rimanere sottordine.