A partire da domani un nuovo appuntamento con l’arte nella città verticale con “Figure sullo sfondo de Li Galli” dell’artista palermitano
“Positano in mostra” con Lorenzo Maria Bottari.
“Positano in… Mostra”, un progetto ideato e sviluppato con l’idea di promuovere l’arte intesa a 360 gradi.
La rassegna, giunta alla sua Terza Edizione, vede la presenza di diversi artisti che si susseguiranno nel corso dell’intera stagione per esibire le loro opere.
L’Ufficio del Turismo di Positano sarà lo scrigno che accoglierà la Cultura e la Bellezza espressa attraverso gli occhi degli Artisti che di volta in volta ci racconteranno le loro tecniche, ma anche le emozioni e i sentimenti che provano nella realizzazione di un’opera.
A partire da domani fino al 21 luglio, un nuovo appuntamento con l’arte nella città verticale con “Figure sullo sfondo de Li Galli” dell’artista palermitano.
Lorenzo Maria Bottari e la sua arte
Lorenzo Maria Bottari è un pittore eclettico siciliano con studio a Milano, la cui produzione artistica si estende per circa mezzo secolo. Le sue frequentazioni spaziano da Leonardo Sciascia a Renato Guttuso, Virgilio Guidi, Ibrahim Kodra, Angus McBean e Alda Merini, che gli dedica la poesia “La luna”. Bottari, a sua volta, dedica nel 2011 la mostra “Tributo ad Alda Merini” a Milano, poco dopo la scomparsa della grande poetessa italiana.
Nato nel 1949 a Palermo, Bottari inizia la sua formazione artistica tra Firenze e Milano. Nel 1974 frequenta il corso di decorazione del tessuto presso l’Istituto Marangoni. Milano diventa la sua residenza e da lì parte per partecipare a mostre in varie città del mondo, come New York, Londra, Salisburgo, Vienna e Parigi. Nonostante il suo viaggiare, Bottari rimane saldamente radicato alle sue origini culturali e alla sua città natale, che spesso ispirano la sua pittura dinamica e avvolgente.
La pittura di Bottari si caratterizza per l’uso brillante e materico del colore, con contrasti di tonalità accese e segni netti e definiti. Questo lo avvicina alla ricerca avanguardistica della Transavanguardia italiana. La sua vicinanza tonale a certi spunti e ambientazioni a-spaziali tipiche della poetica pittorica di Mimmo Germanà è significativa, così come la dimensione onirica e curiosa che lo avvicina alle prime sperimentazioni di Sandro Chia e Francesco Clemente.
Secondo Renato Guttuso, Bottari unisce all’impeto giovanile una particolare fantasia che crea un affascinante incontro paradossale tra segno-forma araldico ed elementi del mondo reale. Questa direzione artistica si espande anche nella realizzazione di opere ceramiche, opere su pietra e legno. La sua mostra recente intitolata “Stanze, opere dal 1967 al 2021” presso il prestigioso Palazzo Bisaccioni di Jesi, curata da Federica Lazzarini, rappresenta un punto di sintesi ideale per le sue opere suggestive e interessanti, che si caratterizzano per la smaterializzazione del segno. Tra le opere esposte si trovano “Nudo blu e Donna con bambino”, “Alfeo e Aretusa”, il ritratto di Alda Merini e il recentissimo “Omaggio a Dante” del 2021.
Nonostante la distanza geografica, Bottari continua a esporre regolarmente a Palermo, sia in mostre collettive che personali. Nel 2015 ha tenuto l’ultima personale a Palermo intitolata “AntologicaMenteBottari”, che si è svolta tra le sale di Palazzo Ziino in via Dante e gli spazi classici dell’Orto botanico. Centinaia di opere di pittura, disegno, grafica e ceramica sono state esposte, offrendo una panoramica completa della sua parabola creativa.