Potenziato il “Waterfront” napoletano.

10 luglio 2023 | 22:10
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Il termine “Waterfront” può essere tradotto come “Fronti di territorio a contatto con l’acqua”, negli ultimi anni il tema è diventato di grande attualità, coinvolgendo città e paesi costieri, territori lungo fiumi e canali.
La rivalutazione dei “Waterfront” è iniziata da diversi anni e il processo si sta affermando in tutto il mondo, alla luce di un rinnovato rapporto tra i cittadini e la città e a mutate esigenze quali la disponibilità di aree adiacenti ai porti non più necessarie per le attività portuali, l’affermazione dei movimenti culturali e popolari a tutela dei siti storici, con particolare attenzione ai problemi della qualità della vita.
A Napoli, tra la zona che va dal futuro Parco della Marinella ai giardini pubblici antistanti il Palazzo Reale e la zona portuale davanti piazza Municipio, è in fase di attuazione il progetto “Waterfront”, cioè il restauro dei siti, la riorganizzazione dei flussi della mobilità, nell’ambito della quale sono separati quelli portuali da quelli cittadini e l’ottimizzazione delle aeree dove i due flussi si incrociano, lungo la linea di demarcazione tra le due aree.
L’abbattimento del recinto portuale, ha reso possibile la realizzazione di una serie di strutture pedonali ed automobilistiche, che hanno agevolato la delicata transizione tra città e porto, come ad esempio la razionalizzazione dei varchi portuali, la costruzione di parcheggi interrati, sottopassi e scale mobili.
Il confine portuale rappresenta una grande risorsa per la città e per il porto di Napoli, è previsto anche un sistema lineare di aree attrezzate a verde pubblico con percorsi pedonali e ciclabili, oltre al potenziamento di attrezzature di servizio squisitamente portuali (accoglienza, ristorazione, biglietterie, agenzie…).
In quest’ottica, alle ore 10 nella sala Rolandi dell’Accademia dell’Alto mare è avvenuta la firma del contratto di concessione della porzione di Base Navale relativa alla passeggiata lungo il Molo San Vincenzo, che fa seguito al protocollo di intesa firmato l’anno scorso dal Comune di Napoli e Difesa Servizi, società del Ministero della Difesa, tra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’amministratore delegato di Difesa Servizi Luca Andreoli, alla presenza ammiraglio della marina militare, Vincenzo Montanaro.
A seguire, alle ore 11 al piazzale Angioino del Porto il Governatore De Luca, ha atteso l’arrivo del sindaco Manfredi ed insieme hanno visitato il sottopasso di accesso alla linea 1 della Metropolitana di Napoli (vedi foto scattata dalla nave MSC World Europa) ed hanno concluso la visita con un brindisi augurale.
Bagno di folla per il Governatore, che non si è sottratto ai selfie richiestigli dalle tante maestranze presenti all’evento, si è notata anche la presenza di Umberto De Gregorio Presidente EAV.
L’opera ha un particolare pregio non solo infrastrutturale, ma soprattutto archeologico, storico ed architettonico, infatti in seguito ai lavori di costruzione, sono stati ritrovati i resti dell’antico porto romano che si è deciso di valorizzare integrandoli e rendendoli visibili lungo il percorso del sottopasso che rappresenta un ulteriore punto di forza del sistema integrato della mobilità cittadina.
L’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza, ha specificato che il sottopasso sarà completamente utilizzabile a breve, senza dover accedere ai tornelli della stazione Municipio della metropolitana, in tal modo riducendo il numero di attraversamenti pedonali e migliorando la viabilità dell’area.
L’assessore al Turismo Teresa Armato, nei giorni scorsi ha annunciato che un “Infopoint” garantirà l’accoglienza e fornirà informazioni turistiche agli utenti del sottopasso, la struttura sarà aperta ogni giorno dalle ore 10 alle ore 19, seguendo gli orari degli altri “Infopoint” presenti in città, questa struttura rappresenterà il biglietto da visita per i turisti che arriveranno in città provenienti dalle vie del mare e dalla metropolitana.
Terminiamo con una curiosità, per la prima volta nell’Europa continentale un elicottero grosso come un aereo di linea collegò, negli anni ’70, Napoli con Ischia trasportando 26 persone con tutti i loro bagagli per ogni volo. I velivoli collegavano in 10 minuti Capodichino o Napoli Marittima con Ischia e sempre nello stesso tempo si raggiungeva Sorrento (eliporto de Le Tore) o Capri, mentre il tratto Capri-Sorrento era coperto in 5 minuti.
Visto che il molo san Vincenzo sarà accessibile, e come ha dichiarato l’assessore Cosenza, ci sono grossi progetti per valorizzare la terrazza dell’eli-deck (vedi foto) e i magazzini borbonici, in virtù dell’aumento di nuovi ricchi e i tanti problemi di collegamento, potrebbe essere un utile suggerimento il ripristino di quelle linee aeree.
Luigi Russo