Sorrento,continua il fetore notturno, con rivoli senza controlli e scarichi non autorizzati.
Un odore acre e disgustoso sta caratterizzando queste notti di luglio lungo tutto il territorio collinare. Urge una operazione di controllo degli innumerevoli scarichi nei vari corsi d’acqua, compreso la fogna bianca. Adoperandosi in modo concreto con operazioni di Polizia Idraulica suggerite già all’epoca dalle Associazioni ambientaliste e dalla Regione.
Sorrento – Ci risiamo! Ancora una volta a seguito di varie segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini siamo costretti ad evidenziare uno spiacevole fenomeno che , come già in passato, sta caratterizzando anche queste notti di luglio lungo una delle zone più belle ed apprezzate della penisola sorrentina. Una puzza tremenda, sta rovinando le serate di tanti cittadini residenti nella parte collinare del territorio e di molti turisti che trascorrono le loro vacanze in rinomate strutture alberghiere. Quasi ogni notte si registra un fetore insopportabile, che avvolge l’intero territorio. La puzza che in un primo momento si pensava fosse da imputare ad un episodio sporadico, con il passare delle notti e dei giorni è diventata quasi una costante. Secondo varie versioni,il fatto che tale fenomeno si evidenzia puntualmente, è da imputare anche agli scarichi abusivi,nei vari rivoli che caratterizzano tale parte di territorio comunale e provenienti dalle innumerevoli strutture extralberghiere, oltre a civili abitazioni. Pertanto, la problematica inquinamento continua ad essere prepotentemente di attualità ed ora i cittadini si chiedono cosa venga scaricato nei nostri rivoli anche attraverso la fogna bianca. A cui innumerevoli abitazioni sono direttamente collegate. A tale proposito, durante gli ultimi nubifragi è stato ancora una volta segnalato, l’enorme quantità di liquami che hanno attraversato il corso d’acqua all’interno del Vallone dei Mulini. Mentre è di questi giorni la segnalazione di una ampia chiazza scura alla foce del rivolo Patierno in località San Montano con successivo divieto di balneazione poi revocato dal Comune di Massa Lubrense.
Tanti episodi di inquinamento che nonostante abbiano sollevato spesso indignazione tra la cittadinanza, sembrerebbero tuttavia passare inosservati per coloro che sono chiamati a vigilare lungo il territorio. Anche da parte delle Amministrazioni comunali ,quello che dovrebbe essere una priorità , ovvero un controllo assiduo ed in modo competente, di rivoli e ruscelli, continua invece ad essere ignorata. Inutili finora anche le varie sollecitazioni da parte delle Associazioni ambientaliste che di frequente hanno sollevato tale problematica. Anzi spesso a finire sotto attenzione sono proprio coloro che continuano a segnalare determinati ed intollerabili situazioni. A tale proposito vanno ricordati i sopralluoghi proposti nel 2014 dal Responsabile Territoriale (Salvatore Caccaviello), dell’ Associazione nazionale “Antonino Caponnetto”. Quando con il supporto del Ministero dell’Ambiente, si riuscì a coinvolgere Enti istituzionali (Genio Civile) e Autorità locali (UTC, Polizia Municipale e Nucleo Operativo dei Carabinieri) in una vasta ispezione di gran parte dei corsi d’acqua del territorio comunale.
Cementificazioni illegittime, tombamenti e deviazioni , in contrasto con il Regio Decreto 523/1904 furono rilevati e relazionati dal Genio Civile. In seguito, tuttavia ,nessuna iniziativa inspiegabilmente fu registrata da parte degli Uffici comunali preposti nè tanto meno il Comune si adoperò per ulteriori sopralluoghi già programmati. In seguito ulteriori sollecitazioni agli Uffici comunali preposti caddero nel vuoto e nei rivoli si è continuato a scaricare illegittimamente con forte danno della flora e della fauna e successivo inquinamento delle acque marine. Vediamo tuttavia come ci si regola altrove dove l’attenzione verso il territorio, spesso fonte di economia turistica e quindi di benessere, rimane una priorità nelle agende delle amministrazioni comunali.
Di frequente, tale azione rientra in quella che più comunemente viene definita Polizia Idraulica. Ossia quella attività di vigilanza e di tipo autorizzativo che compete all’Amministrazione Pubblica preposta alla tutela dei corsi d’acqua demaniali. L’attività di Polizia Idraulica e di controllo del territorio (P.I.), che fu introdotta dalla Legge n.365/2000, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ,come è classificato la maggior parte del Comune di Sorrento. Oltre ad una attività di sorveglianza e ricognizione finalizzata a rilevare le situazioni che possono determinare pericolo, incombente e potenziale, per le persone e le cose (come il controllo di eventuali costruzioni legalmente edificate che devono tuttavia rispettare la distanza dall’alveo come prevedono gli l’art. 93 e art. 96 lett.f dell’ancora vigente Regio Decreto n.523/1904) un’altro importante obbiettivo consiste nel rilevare eventuali fonti di inquinamento. Il D.Lgs.112/1998, all’art. 89, conferma il trasferimento alle Regioni della materia “polizia idraulica” ma tuttavia tali operazioni necessitano in modo indispensabile della presenza dell’Ufficio Tecnico Comunale e delle Forze dell’Ordine. in quanto le norme di polizia idraulica hanno come scopo la tutela della pubblica incolumità e quindi, la loro violazione,costituisce reato di carattere penale. Pertanto, oltre alle operazioni di monitoraggio, volte a garantire un naturale deflusso delle acque, fondamentale si rivela essere il controllo relativo agli scarichi delle acque piovane (spesso ancora abusivi)provenienti da civili abitazioni e strutture commerciali.
La cui regolarizzazione, per il territorio sorrentino, è indicata dall’ Art. 4,ultimo Comma del Regolamento della Giunta Regionale della Campania n.6 del 24/09/2013.
Ossia scarichi non assoggettati ai criteri di assimilazione delle acque reflue alle acque reflue domestiche . Il quale prevede:
“Le acque di ruscellamento superficiale, che colano dalle superfici adibite a tetto e/o che defluiscono lungo le aree esterne, pertinenziali alle attività rispettanti quanto disciplinato alle lettere a) e b) dell’articolo 3, adibite esclusivamente alla sosta (per le ordinarie attività di carico e scarico), al transito e/o al parcheggio, dei clienti e/o delle maestranze, (es: parcheggi esterni antistanti abitazioni, scuole, uffici pubblici, strade e autostrade e rispettive aree pertinenziali), non rientrano nella fattispecie delle acque reflue. Tali scarichi non sono soggetti ad autorizzazione, salvo il caso in cui vengono convogliati in corpo idrico superficiale (Corso d’acqua). In questa ultima ipotesi è necessario richiedere preventivamente l’autorizzazione al soggetto proprietario e/o gestore del corpo idrico presso il quale si intende convogliare (Genio Civile). – Il proprietario del fondo, per ottenere tale Autorizzazione bisogna che si affidi ad un tecnico specializzato che dovrà eleborare una Richiesta di Compatibilità Idraulica. La quale dovrà essere composta da:
–Ubicazione del sito, Delimitazione del Bacino Idrografico, Proprietà del Rilievo, Pendenza Media dei Versanti, Calcolo della Portata Meteorica, Calcolo del Tempo di Corrivazione, Costruzione della Curva di Probabilità Pluviometrica, Confronto con i risultati del VAPI, Metodo della Corrivazione, Calcolo delle Portate Meteoriche per Bacini Scolanti – Certificazione della qualità delle acque – Adeguamento Tubazioni di Scarico che prevede lo sbocco delle tubazioni alla quota di pelo libero del corpo idrico.
Relazione che dovrà essere sottoposta all’attenzione della Giunta Regionale della Campania ed al Settore Provinciale del Genio Civile Competente nonché al parere da parte dell’ARPAC circa la certificazione della qualità delle acque. Un complesso di norme e successive concrete operazioni di monitoraggio e rilevamento di illeciti che dovrebbero vedere innanzitutto il pieno supporto da parte del Comune e delle Forze dell’Ordine, al Genio Civile di Napoli e Provincia. Una collaborazione che finora nonostante i solleciti delle Associazioni ambientaliste e di tanti cittadini sembrerebbe non essere preso in considerazione da chi di dovere. Pertanto non ci sarà di chè meravigliarsi se in futuro ulteriori spettacoli, come quelli offerti finora lungo le nostre rinomate coste, si ripeteranno di nuovo. – 14 luglio 2023 – salvatorecaccaviello.
Supporto tecnico: Ing. Marco Caccaviello