Tennis: Jannik Sinner nella storia, è sua la semifinale con Djokovic a Wimbledon
Con la vittoria sul russo Safiullin, Jannik Sinner è il più giovane italiano di sempre ad approdare per la prima volta in semifinale al torneo di tennis di Wimbledon. Ma non solo perché il numero 1 del tennis italiano è diventato anche il più giovane tennista al mondo a raggiungere la semifinale allo slam di Wimbledon, record poi battuto il giorno dopo dallo spagnolo Carlitos Alcaraz. Jannik Sinner intervistato il giorno dopo da Eurosport ha parlato del successo su Safiullin e della sfida in semifinale con il mostro sacro del tennis mondiale, il serbo Novak Djokovic, ripetizione della sfida dei quarti giocati qui lo scorso anno. La prima domanda riguarda le sensazioni provate per il successo che gli ha spianato la strada della prima semifinale in uno slam e cosa significa per lui.
“Significa tantissimo, molte ore di tennis in campo e molte ore di allenamento fuori dal campo – dichiara l’ altoatesino – Tanti sacrifici che vengono ripagati. Mi sento molto bene, ma dall’altro lato il torneo non è certo finito. Sono contento di giocare qui la mia prima semifinale, in un torneo, in posto speciale e contro un avversario speciale. Non vedo l’ora. Spero che sia una bella partita”.
Subito dopo Jannik parla del suo stato generale di forma, se si sente pronto per affrontare una sfida così importante e se ha paura.
“No no, sono eccitato – ha puntualizzato – Io non vedo l’ora di giocare questo tipo di partite, specie perché nella mia testa sento di aver imparato tante cose rispetto alla lezione dello scorso anno. Penso di essere migliorato molto a un anno di distanza. Fisicamente, mentalmente. Oggi sono un Top10 e dal punto di vista mentale anche questa cosa è differente. Ripeto: non velo l’ora di scendere in campo”.
L’anno scorso Sinner era sopra 2 set a 0 contro Djokovic. Chissà dopo la vittoria su safiullin e andato a letto tranquillo o ci hai rimuginato sopra, pensando a cosa avrebbe potuto fare di diverso, magari riguardando quella partita. Queste le sue considerazioni in merito.
“La riguarderò sicuramente, ma con la consapevolezza che sarà un match completamente differente. Perché come dicevo io mi sento diverso rispetto a un anno fa; e penso che anche lui sia migliorato ulteriormente e penso che giochi ancora meglio se è possibile. Penso che sarà una partita molto tattica. Vediamo come sarà anche dal punto di vista meteorologico. Vediamo se saremo sotto un tetto, se pioverà, se ci sarà il sole, se ci sarà vento. Ma sono contento di poterci provare di nuovo”
Sarà tuttavia una sfida affascinante per lui con la certezza che sarà comunque una seconda sfida con Djokovic tutta diversa non tanto dal punto di vista mentale piuttosto che da quello tennistico
“Servo meglio. E ho una maggiore fiducia in me stesso – ha infine concluso Sinner – Quando vado a rete penso che la mia volée sia abbastanza decente, un anno fa era così così. E penso si essere in grado di variare un po’ di più il gioco, posso giocare la palla corta, posso giocare variazioni in slice. Tutto un pacchetto di cose che mi fa sentire migliorato rispetto a un anno fa, anche se penso ancora da questo punto di vista di aver altro spazio per poter migliorare”.