“A cranavottola e la volpe”, la nuova favola del positanese Giuseppe Rispoli. Per credere nella magia e nelle stelle segui la diretta

L’attore positanese Giuseppe Rispoli ci regala una sua nuova bellissima favola dal titolo “A cranavottola e la volpe” che parla di magia e di stelle, proprio in questo periodo dell’anno in cui tutti alziamo gli occhi al cielo per cercare la nostra stella cadente per affidarle il desiderio che custodiamo nel cuore con la speranza che si possa avverare. E nel cercare le stelle cadenti ci soffermiamo incantanti a guardare il firmamento e le varie costellazioni che lo illuminano restando incantati da uno spettacolo così bello.
Giuseppe ci racconta la sua versione della nascita delle varie costellazioni con una visione come sempre fantasiosa ed affascinante che ci conquisterà.
Ma la sua favola, come sempre, va oltre e nasconde un messaggio da cogliere e fare proprio. La favola di Giuseppe ci insegna che ognuno di noi ha il suo posto nel mondo, il suo ruolo e la sua importanza. Anche se a volte ci sembra di essere inutili ed inadeguati basta incontrare la persona giusta che creda in noi e trasformi le nostre insicurezze in doni dando alla nostra esistenza un senso ed un valore che forse non credevamo di avere solo perché sulla strada avevamo incontrato persone che non erano state in grado di cogliere la nostra unicità e valorizzarla.
E le parole di Giuseppe ci insegnano anche che per esprimere al meglio il proprio valore è importante non solo credere in noi stessi ma anche collaborare con gli altri, essere uniti e solidali. Perché anche tante voci stonate se unite insieme creano il coro più bello del mondo perché animato dallo spirito di collaborazione e dalla voglia di dare il meglio di se stessi. Il risultato sarà un lungo applauso che forse non sentiremo con le nostre orecchie ma sicuramente sentiremo risuonare nel nostro cuore.
Solo stando insieme si crea la magia, solo credendo in se stessi e nelle proprie capacità si possono creare le stelle più belle.
Questa notte alziamo gli occhi al cielo e, mentre cerchiamo le stelle cadenti, ricordiamoci che l’universo senza di noi e le nostre unicità avrebbe sicuramente delle stelle in meno.

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