A Sorrento presentato il live project “Il Tesoro di San Gennaro” di e con Salvio Vassallo e Valentina Gaudini
Ieri sera a Sorrento nell’ambito della rassegna “Incontriamoci in Villa” con la direzione artistica di Antonino Giammarino (Fondazione Sorrento) organizzazione e promozione GSLIVE si è tenuto il concerto “Il Tesoro di San Gennaro” live project di Salvio Vassallo (tastiere) e Valentina Gaudini (voce), con loro sul palco Michele Signore (viola). “Il Tesoro di San Gennaro” è frutto della creatività di Salvio Vassallo (produttore, batterista pop, compositore) e di Valentina Gaudini (cantante e allieva del maestro Murolo), che dal critico musicale del Mattino di Napoli, Federico Vacalebre, sono stati definiti a ragione: “Nuova Compagnia di Canto Digitale”, questo a sottolineare la grande competenza e sensibilità dimostrata nel loro tenace recupero di brani antichi riproposti in chiave elettronica per sensibilizzare le nuove generazioni al loro ascolto. Lo stesso Salvio Vassallo in una recente intervista concessa al Corriere del Mezzogiono dice: “Abbiamo cominciato anni fa con una rielaborazione delle folk songs di Luciano Berio, poi siamo passati a un progetto su Monteverdi. La nostra ambizione è lavorare su materiale antico per renderlo fruibile ai giovani, dandogli una veste nuova e un suono diverso”. E, in effetti, dal palco di Villa Fiorentino “Amore e Guerra”, questo il titolo del loro album, sin dalla prima delle otto tracce rivela il lavoro di ricerca che caratterizza questo progetto musicale: arie di Giovanni Battista Pergolesi, tarantelle di Roberto De Simone, canzoni popolari, con sonorità così elettroniche e all’avanguardia da trasformarle in un prodotto futuristico adatto ai grandi festival internazionali. Nel Cinquecento le villanelle alla napoletana erano diffuse in tutta Europa, tanto che i maggiori interpreti e compositori, soprattutto belgi e olandesi, le scrivevano in napoletano, che, com’è noto, solo per una serie di vicissitudini politiche non è diventato lingua nazionale, ma a quei tempi la nobiltà europea lo parlava correntemente per dialogare con i Borbone, non possiamo e non dobbiamo dimenticare tutto questo prezioso patrimonio culturale, ignorare il passato compromette la qualità del futuro di tutti noi è la Storia a dimostrarlo.
di Luigi De Rosa
Il Tesoro di San Gennaro a Sorrento.