Vico Borghi Piazze e Terrazze 2023 |
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A Vico Equense omaggio alla Romagna e alla musica d’autore con il Trio Capriccio Musicale di Modena

10 agosto 2023 | 18:13
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Vico Equense (NA) “Astapiana Villa Giusso è quel lembo di terra che accarezza il cielo, fa il solletico ai Monti Lattari e sembra volersi slanciare fino al mare di Sorrento”, con queste parole ho parafrasato un celebre verso del grande poeta romagnolo, Tonino Guerra (1920 – 2012) perché la zona collinare di Vico Equense, per lo spettacolare paesaggio che offre ai suoi visitatori merita i versi di un poeta, come li meritano gli artisti emiliani Sabrina Gasparini, Gen Llukaci  e Athos Bassissi, che hanno aperto il loro concerto cantando “Romagna mia”. Dice la cantante e conduttrice della serata Sabrina Gasparini: “Si fa presto a dimenticare le tragedie, noi non vogliamo dimenticarle e diamo il nostro piccolo contributo ai cugini romagnoli aprendo i nostri concerti con la celebre canzone di Secondo Casadei”. Astapiana Villa Giusso è anche questo, luogo di emozioni situato a 400 m sul livello del mare, in una splendida posizione naturale che domina la piana di Sorrento.  Ospiti delle signore Erminia e Giulia Elefante e della signora Giovanna, discendente del “pionere” Luigi Giusso e convinta seguace delle orme dei suoi antenati, che ha avviato il processo di riqualificazione dell’intera tanuta, abbiamo potuto assistere al concerto “Vagabondaggio musicale tra Onde danzanti, Tango e Canzoni” proposto dal “Trio Capriccio Musicale” composto da Sabrina Gasparini (voce e conduzione) Gen Llukaci (violino) e Athos Bassissi (fisarmonica). L’evento rientrava nella rassegna “Vico, Borghi, Piazze & Terrazze” con la direzione artistica del Maestro Paolo Scibilia, promosso dal Comune di Vico Equense, con il sostegno del Sindaco Giuseppe Aiello e dell’assessore al Turismo Ciro Maffucci. Il quarto appuntamento della VI Edizione di “Vico Borghi Piazze & Terrazze” si è rivelato a noi spettatori  un lungo viaggio musicale tra stili e aree geografiche diverse, dopo il tributo alla Romagna, infatti l’arte della Gasparini ci ha condotti nella Russia di Šostakóvič con i suoi magnifici valzer, la Spagna di Picasso con una composizione del Maestro fisarmonicista Athos Bassissi, il Messico dell’indimenticabile Consuelo Velázquez con “Besame mucho”,  ancora l’Argentina dei tangueros, quindi la Francia disincantata di Carlos Garden, fino quello che potremmo definire l’inno alla gioia del popolo ebraico:  Hava Nagila. Viaggio che ha avuto, tengo a sottolinearlo in Sabrina, Gen e Athos tre splendide guide, che hanno reso il concerto un’esperienza di amabile e raffinata promozione culturale oltre che intrattenimento musicale. Quella che segue è l’intervista che la cantante Sabrina Gasparini mi ha gentilmente concesso.

Complimenti, è la prima volta che si esibisce a Vico Equense?

Grazie. Sì, è la prima volta e sebbene devo confessarle che è stato un po’ arduo salire fin quassù, la fatica è stata ben ripagata perché questa tenuta è stupenda e il panorama davanti ai nostri occhi realmente  mozza il fiato.

Mi racconta di questo suo progetto musicale?

Il progetto presenta un repertorio volutamente molto variegato perché il nostro vuole essere un vero e proprio vagabondaggio musicale, tra stili musicali diversi, ma anche in territori stranieri, dalla Francia alla Spagna, dall’Argentina al Messico. Volevamo anche riproporre canzoni e brani raccontandone l’origine e la storia degli autori strappandoli in alcuni casi all’oblio, offrirli alle nuove generazioni ma anche agli italiani all’estero.  A Modena piace e spero che venga apprezzato anche qui da voi.

Quando vi siete conosciuti e quando avete deciso di affrontare questo “vagabondaggio” insieme?

Siamo tre artisti che hanno storie musicali diverse, io vengo dalla canzone d’autore, Gen Llukaci dalla Classica, Athos Bassissi è compositore oltre che fisarmonicista. Io sono modenese, Athos reggiano (siamo emiliani, sorride N.d.A.)  Gen invece è albanese. Con Gen ci conosciamo da 15 anni, Athos ha sostituito da poco un precedente fisarmonicista. Tra noi c’è stato subito feeling musicale questo ci ha permesso di realizzare questo progetto che portiamo in giro per il mondo non solo in Italia da un po’ di tempo.

Quando ha scoperto la vocazione per il canto?

Tardi, a quarant’anni. In realtà mi sono sempre occupata di promozione di eventi musicali, una sera però un pianista mi ha spronato a salire sul palco e a cantare, diceva che avevo una bella voce. Così è successo che ho cominciato.

E in famiglia come l’hanno presa questa scelta?

Bene, mio marito mi ha sempre sostenuta, è bello avere un compagno che è al tuo fianco e ti offre il suo incoraggiamento quando prendi questo tipo di decisione. Per me l’aver scoperto di saper cantare è stato un dono di Dio che cerco di coltivare. Mai, io che prima mi occupavo di Marketing e design, avrei immaginato di fare la cantante.

Lei mi diceva che è di Modena, la città del Belcanto, la città di Pavarotti, lo ha conosciuto?

Sono amica di Simonetta Mantovani, conobbi il Maestro, per ironia, come marito di Simonetta. Sa, spesso succedeva il contrario. Era il periodo del Pavarotti & Friends, fu un’esperienza formativa molto bella. Un periodo straordinario per tutta Modena, il Maestro calamitava in città visitatori da tutto il mondo grazie ai suoi spettacoli, c’era una ricaduta sull’indotto, tra alberghi e ristoranti che non si è mai più registrata.

Dopo Pavarotti cosa rimane della Lirica a Modena?

Beh, non solo Pavarotti, anche Mirella Freni ha rappresentato l’Opera a Modena. La musica lirica per la mia città resta una delle forme d’arte più amate. Ogni modenese in fondo si sente un esperto di musica lirica. Abbiamo un ottimo conservatorio e poi c’è la grandissima Raina Kabaivanska che offre il suo prezioso contributo per la promozione e lo studio dell’Opera.

Lei ha citato Raina Kabaivanska, soprano bulgaro, ma ricordo che in passato si è occupata di scambi interculturali con la Russia, è tutto finito?

Sì, a causa del conflitto come può immaginare: è tutto finito. Sono stata diverse volte in Russia, un Paese che adora il Belcanto italiano e la musica italiana in generale. Ma con la guerra si è interrotto tutto. Mi resta il ricordo della passione che gli artisti russi mostravano quando partecipavano ai nostri festival. Avevamo più di mille iscritti, venivano da tutta la Russia. Avevamo i teatri pieni fin dalle undici del mattino, qua in Italia non capita mai.

Un’ultima domanda sulla Romagna e su quello che è accaduto.

È stato un disastro ma i romagnoli si riprenderanno, la parte legata al mare già è ripartita, il comparto agricolo invece è in ginocchio. Noi da subito abbiamo organizzato eventi per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite. Continueremo a farlo. Apriamo i nostri concerti con “Romagna mia” come si fa in tutta l’Emilia proprio perché ci teniamo a far sentire ai romagnoli il nostro sostegno e in un certo senso è anche un modo, tornando al vagabondaggio musicale, di far scoprire il liscio, un genere folk romagnolo che fa parte del nostro patrimonio culturale, che merita di essere promosso in giro per il mondo.

Grazie

a cura di Luigi De Rosa

Il Trio Capriccio Musicale ad Astapiana Villa Giusso

Concerto del Trio Capriccio Musicale, nella foto il Maestro Paolo Scibilia, le padrone di casa Erminia e Giulia Elefante con Sabrina Gasperini,  la signora Giovanna con gli artisti  Gen Llukaci (violino) e Athos Bassissi (fisarmonica).