Al Chiostro di San Francesco sold out per “Carosonamente” di e con Peppe Servillo e i Solis String Quartet
Sorrento (NA) La rassegna “Sorrento Classica Festival” ieri ha registrato un nuovo sold out presentando al pubblico del Chiostro di San Francesco lo spettacolo “Carosonamente” di e con Peppe Servillo e i Solis String Quartet, segno di un format, quello scelto dal direttore artistico, il Maestro Paolo Scibilia, che funziona e piace, lo sottolinea a fine concerto anche il Primo cittadino di Sorrento, l’avv. Massimo Coppola, che della promozione di eventi culturali ha fatto uno dei fiori all’occhiello della sua azione politica per una Sorrento che vuole offrire ai suoi residenti e ai suoi visitatori intrattenimento di alto profilo culturale e non di mero intrattenimento. Non a caso il palcoscenico del Chiostro ieri sera è stato appannaggio di un mostro sacro della canzone italiana, Peppe Servillo, cantante, attore, compositore e sceneggiatore, ex frontman degli Avion Travel con i quali vinse nel 2000 il Festival di Sanremo , con lui un quartetto d’archi o meglio un “poker d’assi” di musicisti che vanta svariate collaborazioni internazionali composto da: Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello). “Carosonamente”, questo il titolo scelto da Peppe Servillo per rendere omaggio al grande Renato Carosone di cui mostra, durante tutta la serata, di “abitarne” non solo il canzoniere ma soprattutto lo spirito che lo anima. Con la sua performance l’attore e cantante di Caserta ne esalta la verve, la poetica, l’indimenticabile ironia. Peppe Servillo per più di un’ora canta e recita sempre con “sentimento”, questo è il vero omaggio al genio che dopo Domenico Modugno insegnò agli americani a cantare in italiano e che un pianista del calibro di Arturo Benedetti Michelangeli applaudì alla fine di uno dei tanti concerti tenuti nel mondo. Peppe Servillo durante lo spettacolo ci ricorda che con Carosone: “Si ride, ma non solo. Renato ci commuove, si commuove guardando con “carezzevole ironia” i suoi toreri, i suoi sarracini e i suoi americani. Carosone pensa con affetto alla sua gente, con un umorismo semplice, dal basso, senza sarcasmo e senza cattiveria nel sorriso” . A fine serata chiedo al Maestro Peppe Servillo il perché di questa scelta, mi spiega: “Abbiamo registrato questo disco durante la pandemia. Avevamo programmato due antologie musicali sulla Canzone napoletana, decidemmo poi di concentrarci su un unico autore e le devo confessare che in quel momento lo spirito che caratterizza le canzoni di Carosone ci fu di particolare conforto. Volevamo lavorare su un repertorio musicale che toccasse le corde della comicità e della parodia, le canzoni di Carosone ci hanno permesso di realizzare tutto questo”. Peppe Servillo ha poi aggiunto che confrontarsi con la produzione musicale di Carosone è stata sì una sfida impegnativa ma di grande fascino, grazie anche al supporto dei “Solis String Quartet” e all’ausilio in particolare di Antonio Di Francia, che ne ha curato tutti gli arrangiamenti. L’ex cantante della Piccola Orchestra Avion Travel ha poi aggiunto: “Carosone nominalmente lo conosciamo tutti, in realtà è solo quando si interpretano i suoi brani, si studiano la sue musiche calandosi nel suo mondo, che ne comprendiamo in toto la grandezza”. Ricordo infine al compositore della bellissima colonna sonora de “L’uomo in più” (2001), l’episodio della vita artistica di Carosone che più sconvolse i suoi fan; era il 7 settembre 1959 e al culmine del successo, decise inspiegabilmente di ritirarsi dalle scene. Chiedo al Maestro di Caserta se questa è una scelta che lui stesso potrebbe fare. Peppe Servillo mi guarda e mi risponde: “E’ una domanda alla quale non so rispondere. Aggiungo però che probabilmente all’epoca Renato Carosone si giustificò perchè convinto che la sua musica ormai non fosse più in sintonia con i tempi. Oggi sappiamo che non era così, infatti la sua musica da allora ha continuato a parlare milioni di ammiratori, questa è una delle caratteristiche che possono vantare gli autori importanti”.
Grazie
A cura di Luigi De Rosa
Nella foto il Sindaco di Sorrento avv.Massimo Coppola con il direttore artistico Paolo Scibilia, l’attore Peppe Servillo i musicisti: Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello) ph.A.Fattorusso.
Si ringraziano il Comune di Sorrento e la S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento