Cosa è successo davvero al capo della Wagner?

24 agosto 2023 | 14:00
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Cosa è successo davvero al capo della Wagner?

Cosa sappiamo sul tragico incidente che ha coinvolto il capo della Wagner Prigozhin? Scopriamolo 

Il 21 agosto il jet su cui si trovava era stato geolocalizzato in Africa, soltanto due giorni dopo avviene qualcosa che lascia tutti senza fiato.

Il leader dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, sembra essere tornato dal continente e precipitato a bordo del suo aereo Embraer E35 Legacy 600, a soli 12 minuti dal decollo da uno degli aeroporti di Mosca, diretto a San Pietroburgo.

Tuttavia, la dinamica dell’incidente solleva interrogativi: cosa sappiamo finora?

Secondo Flightradar24, il sito di tracciamento dei voli, poco prima di scomparire dai radar, il jet ha registrato bruschi cambi di altitudine. Dopo aver raggiunto i 28.000 piedi, l’aereo è sceso repentinamente, per poi risalire fino a 30.100 piedi. Successivamente, è sceso improvvisamente a 27.500 piedi, per poi risalire nuovamente a 29.300 piedi. Infine, ha ridotto la sua altitudine fino a 19.725 piedi prima di scomparire completamente dai radar.

Riferimenti ufficiali, l’agenzia statale Ria Novosti, indicano che una parte della coda dell’aereo Embraer Legacy è stata trovata a circa tre chilometri e mezzo dal luogo dello schianto, vicino al villaggio di Kuzhenkino.

Altri frammenti sono stati scoperti a circa due chilometri dal punto di impatto. Le immagini suggeriscono che l’aereo sia precipitato quasi verticalmente e mostrano segni che potrebbero indicare un abbattimento da parte della contraerea russa, come suggerito anche da canali Telegram associati alla Wagner. Il telefono cellulare di Prigozhin è stato trovato vicino a una delle vittime dell’incidente.

La notizia dello schianto dell’aereo con a bordo Evgeny Prigozhin ha innescato interrogativi sulla sua presenza a bordo: solo ieri sera la tv statale Russia 24 ha confermato che Prigozhin era a bordo dell’aereo precipitato.

Precedentemente, erano circolate diverse ipotesi sui canali Telegram russi, suggerendo che un altro jet di proprietà di Prigozhin fosse atterrato regolarmente a Mosca. Anche l’ipotesi di Prigozhin che utilizzi sosia per confondere le tracce dei suoi movimenti, emersa il mese scorso dal New York Times, ha contribuito a confondere la situazione. Anche se la sua morte è confermata, molti dettagli restano oscuri. Il portavoce del governo francese, Olivier Véran, ha espresso “dubbi ragionevoli” sulle circostanze dell’incidente aereo. Riguardo alla dichiarazione del presidente statunitense Joe Biden sul ruolo di Putin dietro agli avvenimenti in Russia, Véran ha concordato “per principio”.

FONTE: IL FATTO QUOTIDIANO