A ferragosto, si sa, andare in vacanza, prendere un aereo, affittare lettini e ombrelloni in spiaggia, costa decisamente di più rispetto alle tariffe di tutto l’anno.
“Il Gazzettino.it” fa due conti su quanto spenderanno gli italiani a ferragosto e riporta il coperto più costoso d’Italia.
Al giorno d’oggi quando ci viene presentato il conto, tra le varie voci, quasi sempre compare il coperto. Una sorta di tassa (comunque a discrezione del ristoratore) da uno o più euro per quanto riguarda le vettovaglie utilizzate (posate, stoviglie, bicchieri, tovaglia e tovagliolo, pure se questi ultimi sono di carta) e la susseguente pulizia del tavolo.
Siamo a Cortina e, sedersi a tavola, costerà solo di coperto 6 euro a persona.
La riflessione viene dalla stima che una famiglia, consapevole che mangiare a Cortina sia costoso, come in altre mete turistiche famose e gettonate, debba pagare anche un coperto così alto.
L’idea di far pagare il coperto pare sia nata in un periodo in cui alcune locande, inizialmente sprovviste di cucina o comunque dall’offerta cibaria molto limitata, potevano offrire solo da bere e un posto al coperto a viandanti in cerca di ristoro, che, sapendo di non trovare cibo lungo la via, si portavano i loro bei fagotti pieni di vivande. L’oste, vendendo solo vino, si ritrovava a dover gonfiare il conto finale per aver garantito quantomeno anche un posto al coperto.
Oggi non è permesso andare in un ristorante e portarsi il cibo, usufruendo solo di piatti, tovaglioli e posate del locale, quindi questo extra nel conto avrebbe perso la sua giustificazione primaria, alcuni ristoranti l’hanno abolita, ma c’è chi continua ad applicarla.
(foto dal web)