Il Comandante Giuseppe Rivello si congeda dalla Costa d’Amalfi: “Sono sicuro di aver fatto la mia parte”

Questa mattina a Maiori, nel Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo, il Comandante Giuseppe Rivello si è congedato dalla Costa d’Amalfi per godersi la quiescenza dopo 43 anni nella Polizia Municipale e 20 di servizio presso il Comando Associato “Costa d’Amalfi” (Maiori, Minori e Atrani).
Durante le cerimonia di ringraziamento il Comandante Rivello ha voluto rivolgere un discorso a conclusione di questo lungo periodo di carriera. La grande emozione non gli ha permesso il discorso che aveva preparato che è stato letto dall’agente Tonino D’Alessandro: «Mi piace l’idea di trasformare questo momento in un’occasione di saluti e ringraziamenti, confermando quelli detti più volte e sottolineando quelli non detti con parole ma tacitamente riconosciuti. M ma anche per rivivere quello che è stato il mio ed il nostro percorso lungo il quale molti di voi sono stati con me per un tratto lungo e ricco di sfide. Nei vostri volti rivedo chi ho incontrato, tante divise e qualifiche differenti, persone innanzitutto da cui ho imparato e a cui ho dato il mio sostegno in un’osmosi che ci ha consentito di crescere professionalmente e che a me ha consentito di farlo anche come uomo. Cosa voglia dire essere uomini per me si coniuga nei concetti di onestà, lealtà, desiderio di fare sempre del proprio meglio.
È impossibile fare una lista di merito o di importanza ma sento di dover partire da una costante che mi ha sempre supportato e sopportato, la mia famiglia, che tra tutte le mie assenze ha patito con me gli stessi sacrifici. A fianco si è poi creata una nuova famiglia lavorativa, fatta di collaboratori e colleghi con cui in questi 43 anni ho condiviso fatiche, sconfitte che ci hanno lasciato lezioni da imparare, vittorie e momenti esaltanti. Sono persone con cui ho fatto piccoli e grandi pezzi di strada che, sommandosi l’uno all’altro, hanno costituito il mio percorso di vita; ne sono nate amicizie ferree, indissolubili, cementate, anche extra lavoro. Insieme abbiamo raggiunto risultati di primaria importanza.
Oltre quarant’anni vissuti con passione. Sempre. Imparando ad ascoltare chi ha creduto in me e chi ha diffidato. Ogni giorno qualcuno mi ha insegnato qualcosa. Insieme a voi ho creduto e ancora oggi credo profondamente in questo lavoro in cui ho investito passione ed energia, con il medesimo obiettivo di quando a soli 22 anni sono entrato a far parte della famiglia della Polizia Locale e per cui ho giurato, cioè quello di servire la comunità. Comunità che solo geograficamente ha cambiato aspetto e posizione nel tempo ma che è sempre stata l’insieme di affetti ma anche di abitudini radicate, persone conosciute, territorio vissuto quotidianamente. È così che questi luoghi, queste città – Maiori, Minori, Atrani, Cetara e Tramonti, insieme ad Angri – sono diventate la mia grande comunità, per spinta emotiva e per dedizione professionale.
Insieme alla mia squadra di oggi, nelle cui esperienze vedo tanti momenti diversi della mia carriera e che ognuno di loro sta interpretando secondo il proprio modo di vivere questa seconda pelle, sento di dare un sincero ringraziamento ai Sindaci del Comando Associato di Polizia Locale Costa d’Amalfi che si sono succeduti in questo ventennio per l’opportunità concessami ed a tutte le amministrazioni comunali per la fiducia, la serena collaborazione ed il rapporto di stima reciproco.
Un caloroso ringraziamento va ai Segretari Generali, ai Colleghi e Dirigenti, ai funzionari ed ai dipendenti dei comuni aderenti al Comando Associato per lo spirito collaborativo dimostrato nel tempo.
Ringrazio anche i colleghi delle altre forze di polizia con cui spesso e felicemente mi sono trovato sulla stessa “lunghezza d’onda” superando, come si conviene a chi crede, che dare sicurezza sia un lavoro complesso e di gruppo, mirando ad un interesse che ho sempre creduto superiore ai particolarismi, che è il bene dei cittadini.
E saluto una città fantastica, un popolo dal calore ed affetto unico. Ho sempre creduto nella necessità di equilibrio e lucidità nell’interpretazione del mio ruolo e del mio lavoro mantenendo una “uniformità di comportamento” per i miei uomini così come per i cittadini.
Così ho fatto fino all’ultimo giorno, con uno sguardo sempre teso anche al futuro, con un approccio a volte vulcanico, non alieno da asprezze, ma sempre connesso al cuore.
Per la mia squadra non ho oggi una lista di consigli vincenti da raccontare, né una ricetta magica che possa aiutarvi nei momenti meno semplici. Ho sempre pensato che la migliore leadership sia quella basata sull’esempio, quella in cui ognuno di noi diventa un modello per il comportamento che vuole vedere negli altri.
Altri aspetti, come la calma nelle situazioni complesse, l’umiltà e l’ascolto attivo, rappresentano sicuramente un bagaglio da trasportare ogni giorno e da custodire.
Cosa aggiungere? È impossibile raccontare il mix di emozioni: è stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie a voi tutti. Sono sicuro di aver fatto la mia parte, e adesso lascio a voi il testimone.
Orgoglioso di aver ricoperto il ruolo di Comandante della Polizia Locale, colgo l’occasione per stringere tutti in un grande abbraccio, con l’augurio di buona vita».

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