Lettere da Piano di Sorrento- Siamo tutti colpevoli!

19 agosto 2023 | 15:40
Share0
Lettere da Piano di Sorrento- Siamo tutti colpevoli!

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“SIAMO TUTTI COLPEVOLI!”

L’ennesimo episodio di femminicidio è stato perpetrato, purtroppo, qualche giorno fa, nella nostra ridente cittadina di Piano di Sorrento. La vittima era una brava ragazza che è stata accoltellata, pare dal suo ex, che non voleva saperne di interrompere la loro relazione, e comunque la Magistratura farà piena luce sull’accaduto. Ma una cosa è certa, questo fenomeno ha, o meglio il ripetersi di questo fenomeno gravissimo, inquietante, sconcertante che colpisce la donna, presenta una profonda complessità non di facile soluzione. Occorre subito dire che ancora una volta lo Stato è assente, le forze dell’ordine quando intervengono è troppo tardi, quando il peggio è avvenuto. Ci si chiede come mai, in tanti di questi casi, nonostante le vittime abbiano denunziato le persone, futuri assassini, per stalking, e spesso anche con reiterate segnalazioni, non si fa niente per impedire che questi forsennati portino a compimento le loro scellerate azioni. Quando si interviene è troppo tardi, ma allora, come dice il popolino, se non ci scappa il morto la legge non si muove? La nostra non vuole essere una polemica è un’amara constatazione. Occorre guardare alle cause non ai soli effetti perché, al momento, si interviene soltanto nelle fasi finali di queste tragedie direi annunziate, quando v’è stata reiterata denunzia da parte della vittima. Non possiamo, né dobbiamo, soffermarci soltanto sulla chiamiamola così “fase esecutiva del fatto”, dobbiamo cercare le cause che producono il fenomeno. Certamente è lavoro profondo che dovranno fare gli psichiatri, gli psicologi, studiare e valutare la cosa. La mia opinione, per quel che può valere, è che siamo tutti coinvolti, abbiamo creato una società che ha seppellito tutti i valori: onestà, dignità, amore per il prossimo, dando soltanto un valore economico alla nostra esistenza. Per troppo tempo abbiamo consentito che la donna fosse un oggetto del piacere, ha trionfato il maschilismo ed abbiamo avuto personaggi della politica che hanno favorito questo modo di pensare. La donna, nel faticoso cammino sociale, è riuscita, soltanto oggi, ad esprimere sé stessa, riuscendo ad occupare le posizioni che sembravano soltanto appannaggio del maschio. Purtroppo un residuale di maschilismo è rimasto ed a farne le spese è sempre la donna. Occorrerà, facendo ricorso alla cultura, iniziare un percorso di educazione civica nelle scuole, imparare a conoscere ed a conoscerci, un lungo percorso di rieducazione su quelli che sono gli effettivi valori dell’esistenza. Non sarà facile, ma questa è la strada, altrimenti le forze dell’ordine non potranno fare altro che constatare i decessi.

(avv. Augusto Maresca)