Moria di api a Positano, cosa significa? E’ un problema grave, ecco perchè

Moria di api a Positano, cosa significa? E’ un problema grave, ecco perchè  . Ci è stata segnalata una moria di api anche nella perla della Costiera amalfitana, lo si è notato in particolare nelle piscine , ma non è un problema che riguarda solo la nostra cittadina, anche se fa preoccupare il fatto che prima non si notava, e non è di oggi , le cause, che potranno avere conseguenze per il futuro dell’agricoltura, e quindi della stessa sopravvivenza umana, sono varie, fra queste il calore e i cambiamenti climatici oltre all’inquinamento . Fin dal 2000 infatti,  scrive Green Report, solo in Italia, si sono susseguite numerose segnalazioni di gravi fenomeni di spopolamento degli alveari in diverse aree agricole italiane, imputabili ad avvelenamento. La causa veniva attribuita da subito ad alcuni principi attivi particolarmente efficaci contro gli insetti e altamente tossici verso le api: i neonicotinoidi. Le segnalazioni di moria delle api si sono aggravate negli anni seguenti, soprattutto in concomitanza delle semine di mais. Le famiglie di api manifestavano sempre maggiori difficoltà nello sviluppo e nella sopravvivenza; si ipotizzava la causa di effetti a dosi subletali e prolungati a causa dell’elevata residualità dei neonicotinoidi. Ma se nel corso degli anni le cause chimiche che hanno causato una diminuzione nel numero delle famiglie di api sono state individuate e in molti casi ridotte o eliminate, all’orizzonte, nel frattempo, sono giunte nuove e più letali minacce: i cambiamenti climatici, con il conseguente riscaldamento globale, minaccia oggi gravemente la sopravvivenza degli impollinatori. Tra i fattori che hanno causato la moria delle api ci sono infatti il rialzo della temperatura del Pianeta che le costringe a cambiare habitat e a spostarsi di continuo alla ricerca di areali più freschi. Altri contraccolpi arrivano dallo stravolgimento delle stagioni con primavere anticipate e freddo fuori periodo. Ciò significa avere polline e nettare sui fiori a disposizione delle api quando ancora non sono pronte a raccoglierlo e, invece, fioriture vuote quando dovrebbero alimentarsi, con effetti sulla capacità produttiva e riproduttiva, ma anche sulla resistenza alle malattie. Il riscaldamento globale, così, facilita la proliferazione dei cosiddetti parassiti dell’alveare, dalla Varroa alla Vespa Vellutina all’Aethina tumida, micidiali per le api. La moria delle api ha conseguenze sulla produzione agricola mondiale Negli ultimi cinque anni sono scomparsi 10 milioni di alveari nel mondo, quasi 2 milioni l’anno, oltre 200.000 solo in Italia. I cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature e la diffusione di nuovi parassiti, stanno mettendo a rischio salute e sopravvivenza delle api, con effetti drammatici sulla sicurezza alimentare globale. Perché dal loro ruolo essenziale di impollinatori dipende il 70% della produzione agricola mondiale, quindi del cibo che portiamo a tavola. Il perchè ora si prensenti maggiormente a Positano, paese quasi incontaminato in passato, è da riflettere, oltre ai cambiamenti climatici anche l’overtourism, con maggior traffico via mare e via terra, potrebbe aver contribuito, comunque è un segnale globale da tener conto assolutamente.

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