Napoli, due cugine di 16 anni violentate da sei ragazzi al Parco Verde
La crudeltà umana sembra non avere mai un apice, sembra essere un grafico in continua ascesa e senza scorgere mai un punto d’arresto. Un punto dove la coscienza ci imponga di fermarci e riflettere su ciò che stiamo per compiere o che stiamo già effettivamente compiendo.
Dopo il tragico accaduto di Palermo, dove una ragazza di 19 anni è stata violentata da un gruppo di 7 ragazzi, si pensava che, forse, un punto di svolta poteva effettivamente realizzarsi, ma non è stato così: a Napoli, presicamente al Parco Verde di Caivano, due ragazzine (cugine) di 13 anni sono state violentate da un gruppo di 6 ragazzi – 5 adolescenti e un 19enne-.
La notizia è riportata dall’edizione odierna del “Mattino” di Napoli.
L’accaduto risale al mese scorso e la denuncia ufficiale è stata presentata nei primi giorni di agosto.
Le rahazze erano state attirate con l’inganno con un pretesto qualsiasi e sono state condotte in un capannone frequentato solitamente dai pusher locali. In quel luogo angusto, hanno vissuto un’esperienza terrificante, un’esperienza traumatica e indimenticabile che le segnerà per il resto della loro vita.
Le vittime. al loro ritorno a casa, hanno deciso di tacere e di non proferire parola su quell’accaduto così disumano.
È stato grazie a un amico che il fratello maggiore di una delle bambine ha appreso la loro terribile esperienza ed è così che la denuncia è stata resa possibile.
Da lì, la consueta procedura: intervento degli assistenti sociali, visita medica presso il Santobono, indagini da parte delle autorità inquirenti e denuncia alle forze dell’ordine con un rapporto dettagliato che descrive l’aggressione sessuale di gruppo subita dalle due minorenni. Uno dei membri del gruppo, l’unico maggiorenne, è stato individuato e arrestato. Le indagini sono in corso con massima riservatezza, come richiede il caso.
Le forze dell’ordine stanno attualmente analizzando il contenuto di diversi telefoni cellulari al fine di ricostruire accuratamente la sequenza degli eventi: spostamenti, chiamate, messaggi e possibili registrazioni audio o video che possano fornire ulteriori dettagli.
ELEMENTI DEL VERBALE RIPORTATI DAL MATTINO:
“Circa due o tre mesi fa, la ragazza non è in grado di ricordare con esattezza la data, un giovane di diciannove anni, conosciuto da lei, l’aveva condotta in un’abitazione abbandonata all’interno di un parco. Dopo averla minacciata, l’aveva costretta a sbottonare i pantaloni e lo slip… costringendola a un rapporto contro la sua volontà”
(PRECISAZIONE: il fatto che le giovani vittime abbiano deciso di tacere non può e non deve essere fonte di polemiche, di pregiudizi o di commenti spiacevoli. Un evento traumatico può essee capito soltanto da chi lo vive e non dobbiamo sentirci liberi di poter esprimere commenti negativi che denigrano le vittime su una storia che non ci appartiene e sul quale dovremmo soltanto riflettere, per fare in modo che atti come questo non ne accadano più).
FONTE: FANPAGE