Ospedale Unico, Peppe Tito “Sant’Agnello non può decidere da sola, sono fondi per la Penisola. Se dicono di no, disposti anche a fare causa”

Ospedale Unico, Peppe Tito “Sant’Agnello non può decidere da sola, sono fondi per la Penisola. Se dicono di no, disposti anche a fare causa”  . Sembra tutto deciso per il blocco dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, l’amministrazione di Antonino Coppola ha messo nel programma elettorale bello e chiaro il no all’ospedale e stanno facendo di tutto per bloccarne la realizzazione al centro della città, gli incarichi dati, fra gli altri, a Dal Piaz, che già si è espresso per il no, sono chiari segnali .  Ma dal fronte dei sindaci si erge Peppe Tito che si infuria “Sono state fatte delle procedure che hanno coinvolto tutti e sei i comuni, siamo in una fase avanzata, si sono spesi già cinque milioni di euro di progettazione e questi fondi riguardano tutta la penisola sorrentina, è un progetto comprensoriale. Non è possibile fermarlo, non ha senso. Siamo disposti anche a fare causa ” Anche per il sindaco di Sorrento Coppola ” E’ ina follia perdere i fondi”, Gli altri sindaci, intanto, invitano la nuova amministrazione comunale di Sant’Agnello a una convergenza sul progetto avviato. «Ci auguriamo che il Comune chiarisca le proprie intenzioni nei tempi indicati dalla Regione aveva detto il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -. Sarebbe una follia perdere un finanziamento conquistato con anni di lavoro. È una opportunità unica per il nostro territorio, se salta il progetto ci saranno danni incalcolabili per le nostre comunità. Ci sono temi che vanno al di là degli schieramenti e la sanità è probabilmente il primo tra questi». Si tratterebbe di 133 milioni di euro che molti pensano che poi da Napoli la Regione Campania vengano poi dirottati a Castellammare di Stabia, De Luca è stato chiaro o si fa li o niente . Ora bisogna capire su quali basi si dirà no “I presupposti tecnici per realizzare l’ospedale ci sono tutti – ci dice un noto ingegnere -, l’ospedale è realizzabile al 100%, ci sono solo pretesti  e basta, se davvero l’area fosse pericolosa dovrebbero sgomberare tutti sin da ora anche dal distretto dell’ASL, si tratta di un progetto di rigenerazione urbana su una struttura già esistente ai Colli di San Pietro non si sa ancora come poterlo realizzare e comunque si toccherebbe del verde, senza contare che bisognerebbe chiudere i rapporti con i privati, ma intanto questi soldi si perderanno e questo significa che in futuro De Luca o chi per essi ci penserà bene prima di investire tempo e risorse sulla Penisola”

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