Overtourism a Venezia, Zaia: «Come prenotiamo l’ingresso al cinema, anche quello in città» perché a Sorrento invece non si fa nulla?
«È una capitale dell’umanità e va preservata». Con queste parole, nel corso di Morning News in diretta su Canale 5, il presidente del Veneto, Luca Zaia, si è detto favorevole a una Venezia a numero chiuso. «Come prenotiamo l’ingresso al cinema, allo stesso modo potremmo prenotare quello in città», ha detto.
Sì agli ingressi contingentati in laguna, quindi, sfruttando le numerose potenzialità messe a disposizione dal digitale. L’obiettivo? Combattere quell’overtourism indicato dall’Unesco tra i problemi «annosi ma urgenti» che scompensano il sottile equilibrio di Venezia, la cui risoluzione, secondo l’organismo, dipende dalla «scarsa efficacia e coordinamento» tra autorità locali e nazionali dell’Italia.
Per l’Unesco il deterioramento dipende anche dall’aumento «del livello del mare» e altri «fenomeni meteorologici estremi», legati al riscaldamento climatico, che «minacciano l’integrità» della città. Entrando nel merito, Zaia ha sottolineato: «È innegabile che ci sia un cambiamento climatico, dobbiamo renderci conto che l’uomo però lo accelera costruendo dove non si deve, ostruendo i fossati o altro, questo si traduce in danni». Per il governatore, sui cambiamenti climatici «non dobbiamo avere alibi, l’uomo quando si confronta con la natura non è invincibile. Ovvio che se ci si comporta in maniera rispettosa dell’ambiente qualche risultato lo portiamo a casa».
Tra le possibili soluzioni, aggiunge Zaia, servirebbe un “piano Marshall” contro il dissesto idrogeologico, «che si basi sia sulle opere ma anche sull’aspetto culturale: noi cittadini dobbiamo renderci conto di dover rispettare l’ambiente non solo sperare che qualcuno faccia le ope
Una scelta che si potrebbe fare anche a Sorrento e a Positano