Piano di Sorrento, il femminicidio di Anna Scala, una tragedia che si poteva evitare
Piano di Sorrento. Una tragedia che si poteva evitare, l’ennesimo femminicidio dopo che la donna aveva denunciato il suo assassino quello avvenuto a Piano di Sorrento nel quartiere di Trinità in un garage delle case popolari. Anna Scala ha perso la vita in maniera efferata colpita alle spalle dal suo ex compagno . La donna, 56 anni, originaria di Moiano di Vico Equense faceva la parrucchiera a domicilio . L’uomo non accettava la fine di questa relazione e la donna lo aveva denunciato più volte, era stata picchiata, le aveva bucato quattro ruote alla sua auto, era stata persino minacciata già a coltellate due mesi fa a Massa Lubrense, quando l’uomo fu fermato dai turisti in spiaggia. Una tragedia assurda , Anna Scala era conosciuta come una brava donna, gran lavoratrice, separata con una figlia che vive a Gragnano. Aveva perso da pochi giorni la madre, un padre e un fratello meccanici stimati, una sorella che pure ha lavorato come parrucchiera e un fratello all’estero, una brava e onesta famiglia di lavoratori. Poi la relazione con quello che si rivelerà essere il suo assassino, sono stati insieme , hanno lavorato anche insieme in pescheria, e si sono sistemati la casa a Moiano, poi la rottura non accettata fino al femminicidio nonostante le denunce, anche se ora si dovrà attendere il processo prima di avere la certezza giudiziaria , anche se ha confessato. L’ha attesa sotto casa della sorella, ha aspettato che si avvicinasse alla sua auto e poi ha estratto un coltello da cucina, colpendola più e più volte L’uomo sospettato di essere il responsabile dell’uccisione di Anna Scala, una donna di 56 anni originaria di Vico Equense, è stato fermato dai carabinieri in una zona isolata e difficile da raggiungere-
Si è dato alla fuga, ha tentato il suicidio, prima di essere raggiunto dai carabinieri e di confessare il delitto. Lei lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia meno di tre settimane fa e lui non aveva accettato la fine della relazione. Il più atroce e, purtroppo, più classico dei femminicidi si è verificato all’ora di pranzo, in via San Massimo, stradina nella zona collinare di Piano di Sorrento tra due complessi di palazzine a due passi dalla chiesa della Santissima Trinità, una traversa della statale che collega la Penisola Sorrentina alla Costiera Amalfitana. Zona tranquilla, residenziale, solitamente silenziosa. Un silenzio che ieri verso le 13 è stato improvvisamente rotto dalle urla di disperazione e di dolore di Anna Scala, 56 anni, parrucchiera a domicilio residente nella frazione Moiano di Vico Equense.
Ad accoltellarla è stato il suo ex compagno Salvatore Ferraiuolo, 54enne assistito dall’avvocato Gabriele Cimmino, ha confessato il delitto al magistrato che lo ha interrogato in serata. Grazie ad indagini lampo, i carabinieri lo hanno rintracciato e catturato poco dopo la fuga a Sant’Agnello, in località colli Fontanelle.
La vittima, che due mesi fa aveva denunciato Ferraiuolo per stalking, è stata aggredita alle spalle e pugnalata alla schiena. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto a terra l’arma del delitto, un coltello da cucina, e un berretto che si ritiene sia stato utilizzato dall’assassino per coprire parzialmente il volto, secondo quanto riferito da alcune testimonianze.
I primi testimoni accorsi sul posto hanno assistito ad una scena dell’orrore. Anna era riversa nel bagagliaio della sua Citroen C3 bianca, parcheggiata nel lungo rettilineo di un garage privato di via San Massimo. Aveva diverse ferite da coltellate, le mani sul volto come per difendersi, una sola scarpa al piede. Alcuni testimoni al balcone hanno visto la fuga di quell’uomo in camicia nera e cappellino, che ha lanciato l’arma del delitto in un’aiuola, prima di dileguarsi in sella al suo scooter. Qualcuno ha tentato di inseguirlo, senza riuscirci. Alcuni residenti hanno provato a soccorrere la donna, chiamando un’ambulanza, ma il personale sanitario ha potuto solo constatare il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento e della compagnia di Sorrento per avviare le indagini, mentre gli esperti del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito tutti i rilievi del caso. La Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Federico Nesso) ha subito aperto un fascicolo d’inchiesta e, in serata, dopo la confessione del 54enne, è stato firmato il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di Salvatore Ferraiuolo, ora accusato di omicidio premeditato.
Il 54enne è apparso molto provato nel corso dell’interrogatorio, avvenuto nella caserma di Sorrento alla presenza del pm Nesso. Fuggito in collina, ha provato a togliersi la vita, prima di essere catturato dai carabinieri. «Sono sconvolto, non so cosa mi sia successo» ha detto Ferraiuolo, prima di essere trasferito in una cella del carcere Giuseppe Salvia di Poggioreale, in attesa dell’interrogatorio di convalida che sarà fissato nei prossimi giorni.
Ha confessato di essersi procurato il coltello, di aver atteso Anna per un’ora, prima di sferrarle i colpi con inaudita violenza. Anna era una donna solare, già nonna di due nipotini e da alcuni anni conviveva con Salvatore. Sui social appariva sempre sorridente, come nelle foto del suo ultimo compleanno, lo scorso febbraio. Spesso pubblicava scatti insieme al suo compagno, in barca, feste in famiglia. Non avrebbe mai immaginato che in pochi mesi quei sorrisi si sarebbero spenti, per far spazio all’angoscia, al dolore, infine alla morte prematura e violenta, per mano dell’uomo che pensava di amare.
Una donna residente nel complesso di palazzine dove è avvenuto il fatto ha testimoniato di aver sentito delle urla strazianti mentre si trovava nel garage a controllare dei lavori in corso nel palazzo. Inizialmente aveva pensato a una lite, ma le urla si erano poi intensificate, spingendola ad avvicinarsi per vedere cosa stesse accadendo. La scena che si è presentata davanti a lei era terribile.
Un femminicidio che ha sconvolto l’intera cittadina costiera e dintorni, e su questo vile atto è intervenuto il sindaco Salvatore Cappiello: “Siamo addolorati e sconvolti. Il terribile delitto avvenuto oggi nella nostra città è un atto di inaudita follia.” Sia il Comune che le parrocchie di Mortora, Trinità e San Michele hanno annullato tutti gli eventi in programma oggi e si sono uniti in preghiera. E il sindaco di Vico Equense Peppe Aiello , che conosceva la vittima, è sconvolto «Oggi siamo stati tutti colpiti da una notizia tremenda, una di quelle che non avremmo mai voluto ascoltare e che ha sconvolto un’intera comunità. Esprimo vicinanza e cordoglio a familiari e conoscenti della cara Anna». In serata dopo la veglia di preghiera, una processione sul luogo dove è morta Anna con le candele e dei fiori in suo ricordo.