Sorrento e penisola: l’addio improvviso del reddito di cittadinanza crea grande caos negli uffici comunali
Ormai il reddito di cittadinanza non esiste più. Il governo guidato da Giorgia Meloni l’ha abolito da un giorno all’altro creando non poche difficoltà ai comuni e alle strutture assistenziali degli stessi. Per questo motivo, gli enti interessati si sono affrettati a diramare comunicati attraverso i quali hanno invitato i cittadini a non recarsi presso gli uffici delle Politiche Sociali dei vari municipi della penisola.
Un caos probabilmente provocato dall’Inps che nei giorni scorsi ha avvisato con sms i percettori del sussidio riguardante la sospensione delle domande. “Saranno sospese, come previsto dall’articolo 13 del DL48/2023″. In attesa dell’accettazione definitiva da parte dei Servizi Sociali” si può leggere negli sms inviati dall’ente nazionale di previdenza. Quest’ultimo passaggio ha creato un corto circuito nei vari comuni che hanno dovuto ricorrere immediatamente a comunicati con i quali hanno avvertito i cittadini di non essere in grado di intervenire in merito.
Se da una parte l’abolizione del reddito di cittadinanza ha gettato nello sconforto totale centinaia di migliaia di cittadini, dall’altra parte sembra favori le imprese turistiche della penisola sorrentina che, di fatto, sembra che trovino più facilmente lavoratori stagionali. In effetti è ancora presto per valutare i risvolti del provvedimento, non ci sono ancora dati ufficiali e sufficienti che possano mettere in relazione le due cose, tuttavia in questi giorni qualcosa sembra far pensare al superamento dell’emergenza del personale nelle attività turistiche. Vuoi vedere che avevano ragione coloro che sosteneva l’esistenza di un nesso tra le due cose?
La prova lampante che ci sono pochi lavoratori attualmente disposti ad offrire la propria opera nelle attività turistiche arriva da Sorrento, la capitale del turismo del sud Italia in evidente sofferenza per l’assenza di personale. I turisti arrivano da ogni parte del mondo e vogliono trovare un’ospitalità all’altezza della reputazione e della fama che la città gode a livello mondiale. Desiderano essere trattati amorevolmente, con particolari attenzioni e forse anche un po’ viziati se possibile. Non bastano i confort e i servizi che oggi offrono le strutture turistiche. Occorre far sentire i turisti a casa loro ed in questa ottica il personale ha un ruolo fondamentale. Purtroppo però dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza è ancora presto per parlare di inversione di tendenza. E’ ancora presto per sapere se la misura adottata dal governo darà i frutti sperati. Intanto alcuni hotel hanno dovuto rinunciare alle prenotazioni perché non in grado di assicurare tutti i confort come da carta servizi. Nel frattempo però un prezzo salatissimo lo stanno pagando la povera gente.