Spalletti al timone della nazionale, il legale Grassani “Non pagherà clausola spontaneamente”: si va verso la battaglia legale?
Spalletti al timone della nazionale, il legale Grassani “Non pagherà clausola spontaneamente”: si va verso la battaglia legale?
L’annuncio è arrivato nella serata di ieri, Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana, il tecnico di Certaldo, che pochi mesi fa ha riportato lo scudetto a Napoli dopo 33 anni, ha firmato un contratto triennale, fino ai mondiali 2026.
A prendere piede prepontentemente però è la vicenda contrattuale con la squadra partenopea che ribadisce con veemenza la sua posizione. Infatti l’avv Grassani, legale del Napoli, ha confermato all’Ansa che Spalletti non pagherà la clausola spontaneamente.
Se tale scenario dovesse essere confermato, il Napoli, quasi sicuramente, si vedrà costretto ad agire per vie legali.
Le due interpretazioni
Il contratto stipulato tra le parti al termine della scorsa stagione presenta diversi aspetti suscettibili di interpretazioni divergenti. Il presidente De Laurentiis, che ha espresso chiaramente la sua posizione tramite un comunicato diffuso nei giorni precedenti, è del parere che Spalletti, nonostante il contratto fosse in scadenza alla fine della stagione imminente, avesse la facoltà, in virtù di specifici accordi raggiunti, di concedersi un anno sabbatico senza incarichi di guida tecnica per alcuna squadra, né club né selezioni nazionali. Inoltre, il presidente reclama un risarcimento economico di circa 2,5 milioni di euro. Al contrario, il tecnico sostiene che tale limitazione riguardasse esclusivamente le panchine di squadre partecipanti ai campionati. In merito a questa controversia, si stanno esprimendo le argomentazioni dei legali rappresentanti di entrambe le fazioni.
La posizione della Figc
Un coinvolgimento della Figc è da escludere in maniera quasi categorica, in primis perchè creerebbe un precedente davvero pericoloso, indi per cui si definisce totalmente estranea alla faccenda. inoltre ci sono ragioni di opportunità, buon gusto e di rapporti con le squadre di Serie A e, poichè agisce come entità pubblica, non è solita compensare un club per il rilascio dell’allenatore.
In caso di querelle legale, sicuramente la Figc, oltre alla squadra di avvocati di Spalletti, metterebbe in campo i suoi uomini migliori