Tragedia di Furore: iscritti nel registro degli indagati i titolari della barca a noleggio di Massa Lubrense

Incidente mortale a mare a Furore, indagati anche i titolari del noleggio di Massa Lubrense Per la morte della turista americana Adrian Vaughan, 45 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati anche i titolari della società di noleggio barche di Massa Lubrense, proprietaria del gozzo Aprea entrato in collisione con il veliero Tortuga nelle acque del fiordo di Furore il 3 agosto scorso. Si tratta dei titolari della Daily Luxury Boat srl di Massa Lubrense, Beniamino Mellino e Rosa Caputo, che hanno ricevuto l’avviso di garanzia da parte della Procura di Salerno. Come per lo skipper, anche per loro l’ipotesi di reato è concorso in omicidio colposo. Un atto dovuto da parte procuratore capo Giuseppe Borrelli e il suo sostituto Elena Cosentino, formalizzato con lo scopo di mettere nelle condizioni di nominare un consulente tecnico di parte durante l’esame autoptico che si svolgerà sul corpo della vittima.  Da “Il Mattino” si apprende che i due indagati saranno entrambi rappresentati dall’avvocato Maurizio Sica e il nome del consulente sarà reso noto in giornata. I parenti della sfortunata turista americana morta nell’incidente hanno invece scelto  l’avvocato Anna Graziosi del Foro di Bologna mentre hanno nominato il professore Alessandro Feola come perito tecnico di parte per l’autopsia. La Procura di Salerno ha invece incaricato consulente tecnico il medico legale Luigi Barbato.  Per quanto riguarda Elio Persico, lo skipper indagato difeso dall’avvocato Liberato Mazzola, consulenti di parte per l’esame autoptico saranno il professor Raffaele Landi e il professor Raffaele Di Guida.

Il corpo della donna si trova ancora all’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Gli inquirenti hanno la necessità di determinare le cause del decesso, in particolare per stabilire se la 45enne sia morta poco dopo essere caduta in acqua o successivamente. In merito all’incidente gli inquirenti hanno ascoltato una settantina di testimonianze. Tra queste molti turisti presenti a bordo della Tortuga nel momento dell’impatto e naturalmente tutti quelli coinvolti nella tragedia.  E secondo alcune di queste testimonianze, continua “Il Mattino”, la vittima era intenta a prendendo il sole a prua della nave.

Nel frattempo nella giornata di ieri il marito Mike White della turista deceduta è stato dimesso mattina dall’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per fare ritorno a Villa Giulia a Sant’Agata dei due Golfi con i due figli, di 12 e 8 anni.