Festival dello Spettacolo - Città di Sorrento 2023 |
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Villa Fiorentino, tutto esaurito per “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello

20 agosto 2023 | 21:12
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Sorrento (NA) Ieri sera (19 agosto N.d.R) protagonista sul palco di Villa Fiorentino un capolavoro del teatro italiano, “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello a cento anni dalla Prima tenutasi presso il Teatro degli Indipendenti di Roma nel 1923. L’opera del Premio Nobel per la Letteratura 1934, ha registrato ancora una volta il tutto esaurito. Il pubblico sorrentino ama il teatro d’autore ed ha risposto alla grande all’offerta culturale messa in piedi dal  «Festival dello Spettacolo – Città di Sorrento 2023», organizzata nell’ambito del progetto «Incontriamoci in Villa», rassegna prodotta dalla «Suoni&Scene» diretta da Bruno Tabacchini in collaborazione con l’associazione «ProCulTur» e promossa dalla «Fondazione Sorrento» coordinata dal direttore artistico Antonino Giammarino e realizzata con il sostegno del sindaco del Comune di Sorrento, avv. Massimo Coppola. La drammaturgia pirandelliana a distanza di un secolo ha ancora tanto da dire e da dare all’uomo contemporaneo, “Pirandello ha anticipato Sartre”, sottolinea a ragione Antonino Giammarino in sede di presentazione dell’opera: ogni sua novella, ogni suo romanzo o dramma non è che un’analisi penetrante della condizione umana, davanti al crollo totale di tutti i valori assoluti: filosofici, religiosi, etici. Il sentimento di instabilità e di assurdità della vita, nato da questo crollo, costringe i personaggi di Luigi Pirandello a ripiegarsi su sé stessi, ad interrogarsi, a frugare negli angoli più reconditi del loro spirito, nel vano tentativo di trovare un punto fermo a cui fissare solidamente la loro vita. L’esistenzialismo sartriano, che si è specializzato in queste analisi di vita disincantata e spoglia di ogni ragion d’essere, parte dalla stessa crisi dei valori intellettuali e dalle stesse esigenze da cui è sorto il mondo pirandelliano; “L’umo dal fiore in bocca” è atto unico straordinario che racchiude in sé tutto questo. Merito a Riccardo Citro, attore e regista, che ha messo in scena con la personalità di registi come Maurizio Scaparro la pièce rispettando in toto l’autore, mi viene in mente la “risata” (il “riso amaro” tipico dei personaggi pirandelliani) alla quale il Pirandello direttore di scena teneva moltissimo per la caratterizzazione di certi personaggi, indovinata la scelta di introdurre una giovane coppia all’interno del bar (interpretati da Vincenzo Bove e Sara Cortini) e gli insert musicali di canzoni anni Sessanta per sottolineare il concetto di “sapore del passato”, così come la moglie dell’uomo dal fiore in bocca (interprete Iole Mariniello) che posta in platea, persa tra gli spettatori, appare ancora più disperata. Ottima l’interpretazione dell’avventore di Antonio Vitale, corrette le entrate del cameriere interpretato da Marco Russo. L’augurio è quello che l’offerta teatrale del Comune di Sorrento non si esaurisca con questa rassegna, il pubblico ha risposto alla grande e merita che l’Amministrazione ne tenga conto.

Di Luigi De Rosa

Villa Fiorentino, tutto esaurito per “L’uomo del fiore in bocca” di Luigi Pirandello L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello a Villa Fiorentino