XXVII Edizione Ariano Folkfestival, dal 16 al 20 agosto, per cinque giorni tutta la musica del mondo.
L’edizione numero 27 di Ariano Folk Festival dal 16 al 20 agosto, è l’appuntamento immancabile di questa estate musicale, per l’Irpinia ma non solo, perché ormai è considerato una colonna portante degli eventi dedicati alla musica world e folk internazionale.
La novità quest’anno è la sezione PRO, dedicata agli incontri per creare sinergie tra i professionisti dell’industria musicale culturale.
Tante altre attività offrono inoltre, un’esperienza onnicomprensiva tra musica, eventi e natura, tra cinema, letteratura, poesia, gastronomia.
Come sempre il sentimento che guida l’identità dell’evento, resta quello di una grande festa popolare che continua ad accogliere artisti e presenze da tutto il mondo, all’insegna dell’inclusione e del dialogo tra culture.
Con le sue 20.000 presenze, il pubblico dell’Ariano Folk Festival è davvero invidiabile, composto da un caleidoscopio di persone, non solo per la svariata estrazione sociale e nazionalità, ma anche per fascia di età, che spazia dai 5 ai 100 anni…
Sono in tanti gli artisti da tutto il mondo: Colombia, Brasile, Costa D’Avorio, Angola, Ghana, Capo Verde e molti paesi europei, con un programma di 5 giorni diurni e notturni, concerti, dj set e live performance, tra reggae, ska, dub, dancehall, elettronica d’avanguardia, world music tradizionale ma anche psych-pop.
Programma:
MERCOLEDÌ 16 AGOSTO
Folk stage h 21:30-03:00 (abbonamento o singolo €15); PUULUUP (Estonia); RHABDOMANTIC ORCHESTRA (Italia); DUB INC. (Francia); PUSHIN WOOD SOUND SYSTEM (Paesi Bassi)
GIOVEDÌ 17 AGOSTO
Folk stage h 21:30-03:00 (abbonamento o singolo €15); DERYA YILDIRIM & GRUP SIMSEK (Turchia/Germania); ROMPERAYO (Colombia); SCRATCHY SOUND(UK)
VENERDÌ 18 AGOSTO
Aperiworld. h 12:00-16:00 (ingresso gratuito); COQO DJETTE (Italia) djset BIG BUDDHA (Francia); Castle Stage h 18:00-20:00 (ingresso gratuito); LIVIA MATTOS (Brasile); Monopolio h 20:00-21:00 (ingresso gratuito); FRANCESCO RIOTTA (Italia); Folk stage h 21:30-3:00 (abbonamento o singolo €15); DEPEDRO (Spagna); PONGO (Angola); ASNA (Costa d’Avorio); Sona Zone h 03:00-05:00 (ingresso gratuito); GRAYSSOKER (Francia)
SABATO 19 AGOSTO
Aperiworld h 12:00-16:00 (ingresso gratuito); COQO DJETTE (Italia) djset; PUSHIN WOOD SOUND SYSTEM (Paesi Bassi); Castle Stage h 18:00-20:00 (ingresso gratuito); MARIA MAZZOTTA (Italia); Monopolio h 20:00-21:00 (ingresso gratuito) TBC; RUMBO TUMBA (Argentina); Folk stage h 21:30-3:00 (abbonamento o singolo €15); DELI TELI (Grecia); HILIGHT TRIBE (Francia); Sona Zone h 03:00-05:00 (ingresso gratuito); TEKEMAT (Francia)
DOMENICA 20 AGOSTO
Folk stage h 14:00-22:00 (abbonamento o singolo €20); DADA’ (Italia); BIG BUDDHA (Francia); FOGO FOGO (Capoverde/Portogallo); EXTRALISCIO (Italia); After fest h 21:00-03:00 (Ingresso gratuito); EL TURBO MARADONA (Italia/Colombia)
N.B. Biglietti Abbonamenti ad €60.00 su Postoriservato.
Il festival offre anche l’occasione di un’esperienza di viaggio alla scoperta dell’alta irpinia, un territorio dell’entroterra della regione, ancora poco conosciuto, quindi libero dal turismo di massa e ricco di umanità, storia e natura.
Ariano Irpino è una cittadina dell’entroterra della Campania, situata a cavallo dell’Appennino al confine con la Puglia e sorge su tre alti colli in posizione dominante.
La cosiddetta “Tricolle” possiede un bel centro storico, arricchito dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta del XV secolo e dal Castello Normanno con i suoi Giardini Panoramici.
La cittadina è anche ricca di interessanti musei tutti da scoprire, come quello della Civiltà Normanna ed il Museo Civico e della Ceramica, nonché Biogeo, il Museo di Storia della Vita e della Terra, che grazie a reperti paleontologici e supporti multimediali, offre un’avvincente viaggio sull’origine e l’evoluzione della vita sulla Terra.
Nei dintorni tanti piccoli borghi contadini puntellano le montagne, e tra quelli più curiosi, l’unico paese arbëreshe campano di lingua italo-albanese: Greci “Katundi”. La strada tortuosa tra le colline a pascolo e a grano, raggiunge i borghi del Sub Appennino Dauno, con i due comuni Faeto e Celle San Vito, gli unici in Italia in cui ancora si conserva l’antica lingua franco-provenzale e che in estate si animano dei tanti immigrati all’estero, che ritornano puntuali alla loro terra natia.
Non si tratta di meteore Vip di passaggio, come nelle nostre blasonate località di vacanza, ma dei cosiddetti “turisti di ritorno” che rappresentano le nostre “radici” e costituiscono una ricchezza contro il fenomeno dello spopolamento dei nostri territori montani.