50 anni senza Anna Magnani, una Festa del cinema per ricordarla. E la Costiera amalfitana? A Furore il nido d’amore con Rossellini

50 anni senza Anna Magnani, una Festa del cinema per ricordarla. E la Costiera amalfitana? A Furore il nido d’amore con Rossellini
“Nannarella” moriva il 26 settembre 1973. Al suo letto, in clinica, c’erano Luca, il figlio amatissimo contro tutto e tutti. E Roberto Rossellini, il grande amore burrascoso. L’amore ricevuto e l’amore dato. Forse troppo.  Un amore che era un “Furore” come il Fiordo dove avevano scelto il loro nido d’amore,  qui Rossellini, in particolare a Maiori, ha girato tanti film,  ma la Costa d’ Amalfi sembra averlo dimenticato, almeno oggi , a parte i soliti eventi “magna magna”, non ci pare ci sia alcuna celebrazione . Ed è un vero peccato , noi di Positanonews la vogliamo ricordare oggi.  Il 26 settembre 1973 moriva, a soli 65 anni, Anna Magnani. La più grande stella del cinema italiano. 50 anni esatti. Eppure basta il suo nome per evocare capolavori del cinema. O per usare un metro di paragone innarrivabile nella professione di attrice.Il tempo non ha distorto e mitizzato il talento di Nannarella, come veniva soprannominata. Anna Magnani era davvero brava. Andate a vedere i suoi film e guardate voi stessi. Roma (1972) di Federico Fellini è su Prime Video. Bellissima (1950) di Luchino Visconti e Risate di Gioia (1960) di Mario Monicelli sono su RaiPlay.

Su Chili trovate uno dei film che hanno definito l’immagine dell’Italia nel mondo. E Anna Magnani, che corre dietro la cammionetta dei nazisti venendo falciata da una mitragliata, ne è il simbolo. La Pina di Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini è forse l’istantanea che abbiamo tutti in mente. Ma cercatela anche in Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini (su Prime Video), in Campo dei fiori (1943) di Mario Bonnard (su RaiPlay) e in La carrozza d’oro (1952) di Jean Renoir (su RaiPlay). Magnani è stata anche la prima donna non in lingua inglese a vincere un Oscar come Migliore attrice. Correva l’anno 1956 e il film è una produzione hollywoodiana, La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann. Voluta dal commediografo Eugene O’Neill, dalla cui opera è tratta la pellicola. Sapete come la chiamavano gli americani? «Divina, semplicemente divina» (Time Magazine). Siamo bravi a dimenticare ma qualcosa si sta facendo grazie, soprattutto, a Monica Guerritore. Che, ha annunciato, a marzo 2024 inizierà le riprese del primo film sulla grande attrice. Il suo esordio alla regia, che ha scritto insieme ad Andrea Purgatori. Il film,  come anticipa Amica, che si intitola Magnani. L’alba del giorno dopo, prende avvio il 21 marzo 1956, alla vigilia dell’assegnazione ad Anna Magnani del premio Oscar come miglior attrice protagonista per La rosa tatuata. È un progetto in fase di sviluppo. Che cerca fondi anche sulla piattaforma di Kickstarter (ma buona parte del budget è coperto da Rai Cinema e dal fondo dello Stato). E che cerca i suoi protagonisti. Per ora di confermati c’è solo Guerritore che interpreta Magnani. Ma anche Roma la ha ricordata. Anna Magnani è la protagonista dell’immagine ufficiale della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 18 al 29 ottobre 2023 presso l’Auditorium Parco della Musica. La foto scelta la ritrae sorridente e circondata dai fotografi nel corso della conferenza stampa indetta nel 1956 dopo la vittoria del Premio Oscar. Con Anna che mostra all’obiettivo un fazzoletto su cui è appunto raffigurata una rosa.
Oggi la “sua” Roma ricorda Anna Magnani. La Casa del Cinema di Roma le intitola la grande terrazza che affaccia su Villa Borghese. Evento di apertura di appuntamenti a ingresso gratuito. Si parte alle 18 con la presentazione della biografia Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani di Patrizia Carrano, edita da Vallecchi-Firenze.

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