Applausi per il Trio Malinconico a Villa Fondi
Da “Parole parole”, incisa da Mina (1972) a “Mancarsi” (2012) con l’avv. Malinconico alla scoperta dell’amore perché come diceva Fanny Ardant ne La signora della porta accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull’amore: quanto fa male, quanto fa bene.
Piano di Sorrento (NA) Venerdì Primo settembre a Villa Fondi il “Trio Malinconico” con l’avvocato di insuccesso letto da Diego De Silva è stato protagonista della rassegna Estate Blu, organizzata dal Comune di Piano di Sorrento, a introdurre ospiti e reading musicale Mariella Nica e Franco Maresca. L’Avvocato Vincenzo Malinconico, civilista, semi disoccupato e quasi divorziato, è un personaggio che affronta con filosofia la vita e che anche quando perde, cosa che accade spesso, riesce sempre a trovare un modo per sorridere. Il grande pubblico ha avuto modo di conoscerlo e di affezionarsi a lui grazie alla serie andata in onda su RAI UNO, che in poco tempo ha ottenuto un gradimento del 92%. Il Trio Malinconico, in attività da diversi anni e con moltissimi spettacoli in tutta Italia in teatri, festival, circoli letterari e musicali, prende il nome appunto dal personaggio nato dalla fantasia di Diego De Silva, ed è composto dall’autore stesso (voce recitante), Aldo Vigorito (contrabbasso) e Stefano Giuliano (sassofono). Quella che segue è la breve intervista che lo scrittore Diego De Silva mi ha gentilmente concesso a margine dell’evento.
Benvenuto a Piano di Sorrento e complimenti per i suoi romanzi che sono davvero una piacevolissima lettura. Ma stasera le voglio chiedere del Trio Malinconico, quando nasce?
Il Trio esiste ormai da molti anni ed è un progetto che mette insieme musica e letteratura. Aldo Vigorito e Stefano Giuliano sono due musicisti di chiara fama e di rodata esperienza, sono anche due miei carissimi amici. Sono convinto che tra letteratura e musica ci sia una parentela molto forte. Detto questo, le sembrerà strano ma io non sono di quegli scrittori che quando lavorano amano la musica di sottofondo. Mi concentro su quello che scrivo, sulle parole: secondo me la musica deve stare all’interno della frase. Dal punto di vista compositivo l’approccio è assolutamente identico a quello della composizione musicale. Il jazz, per farle un esempio, è una musica che si fonda su un’accurata conoscenza dell’armonia, dopodichè richiede improvvisazione e di conseguenza il compositore tende a cercare di volta in volta soluzioni nuove. La scrittura presenta lo stesso tipo di approccio.
La passione per la musica la coltiva da quando?
La musica è sempre stata una mia grandissima passione. Pensi che quando frequentavo l’università avevo una band e Stefano Giuliano, il sassofonista del Trio Malinconico, già allora suonava con me. Credo che anche il mio modo di scrivere risenta di tutto questo perché con le parole ho un vero e proprio approccio musicale.
Una domanda allo sceneggiatore, una sua riflessione sul Cinema italiano
Il Cinema in generale, non solo quello italiano, sta vivendo un momento molto difficile. Le sale, ahinoi, stanno chiudendo, questo mi rattrista molto perché a me piace uscire di casa ed andare al cinema, ma mi rendo conto che oggi la fruizione è soprattutto domestica, questo però ha anche dei risvolti positivi. Pensi al cinema indipendente che una volta potevamo vedere solo girando per festival, adesso invece possiamo goderlo comodamente seduti davanti ad uno schermo televisivo. In sintesi stiamo vivendo un grande cambiamento, la tecnologia sta rivoluzionando le nostre abitudini non possiamo che prenderne atto.
Un suo commento sul Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani?
Sono contentissimo. Una regista straordinaria che meritava questo riconoscimento per tutto quello che ha dato al nostro Cinema.
Progetti futuri?
Cominceremo presto le riprese per la nuova stagione di “Malinconico” per RAI UNO, avremo un nuovo regista che è Luca Miniero. Cominceremo a girare a ottobre, ed è probabile che si vada in onda già in primavera.
In una precedente intervista ha dichiarato che Vicenzo Malinconico lo ha conosciuto fisicamente quando è stato interpretato da Massimiliano Gallo, mi spiega cosa voleva dire?
Sono uno scrittore che non descrive, lascio all’immaginazione del lettore la costruzione dei volti e dei posti. Da quando Massimiliano Gallo è diventato Vincenzo Malinconico, per me l’avvocato Malinconico ha la sua faccia, anche la sua postura il suo modo di porsi. Quando scrivo un romanzo con protagonista l’avv. Malinconico, da quando è Massimiliano a interpretarlo sul piccolo schermo, mi viene naturale pensare a lui.
Notizia ANSA di qualche ora fa (Primo settembre 2023, N.d.A.), Massimiliano Gallo è il nuovo direttore del cinema teatro Tasso di Sorrento, un suo commento a caldo?
Notizia stupenda. Ho sentito Massimiliano ieri sera ma non abbiamo avuto modo di parlare di questo. Mi sembra un’ottima cosa, soprattutto perché Massimiliano oltre ad essere un ottimo attore, è un eccellente capocomico: un leader. Massimiliano ha una grande gentilezza e una grande capacità di trasmissione di quello che sa agli attori. Essendo figlio d’arte fin da piccolo ha cominciato a frequentare i teatri e quello dell’attore è un mestiere che conosce profondamente anche in maniera artigianale. Credo che sia un’ottima scelta da parte del Comune di Sorrento.
Grazie
a cura di Luigi De Rosa
Diego De Silva a Villa Fondi, Piano di Sorrento