Arte Contemporanea. Intervista al bravo artista Nino Perrone, a cura di Maurizio Vitiello.

21 settembre 2023 | 12:20
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Arte Contemporanea. Intervista al bravo artista Nino Perrone, a cura di Maurizio Vitiello.
Arte Contemporanea. Intervista al bravo artista Nino Perrone, a cura di Maurizio Vitiello.
Arte Contemporanea. Intervista al bravo artista Nino Perrone, a cura di Maurizio Vitiello.

Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde il bravo artista Nino Perrone

Puoi segnalare i tuoi futuri impegni sino al 2024 compreso?

Nel prossimo autunno ho in programma la partecipazione alla collettiva “Bando centro 2023”, che si terrà a Soriano Nel Cimino, nel Palazzo Chigi Albani, su invito del critico d’arte Giorgio di Genova e della gallerista Tiziana Todi; si tratta di un omaggio al prof. Di Genova, recentemente scomparso.

Nel mese di Dicembre 2023 parteciperò alla esposizione “Triennale di Roma” presso “Musei S. Salvatore in lavoro” con l’opera “Il volo di Arianna”, olio su tela cm. 120 x 120.

Il nuovo anno 2024 inizierà con la presentazione del volume “Atlante dell’Arte Contemporanea”, edito da Start Group Corporate Patron of the Metropolitan Museum of Art, presso la sala conferenze Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall del Metropolitan Museum a New York, volume in cui sono annoverato tra gli artisti.

Nei mesi successivi è programmata una mia personale nella capitale italiana presso la Galleria “Vittoria” in v. Margutta 103, presentata dal critico d’arte Lorenzo Canova.

Quali richiami ti interessa sottolineare nella tua produzione attuale

La mia attuale produzione è fortemente ispirata dalla natura, in particolare dai moti ondosi delle maree e dalla freschezza della rinascita primaverile.

Il continuo fluire del mare in un movimento incessante, sempre influenzato dai diversi umori climatici, è per me fonte continua di studio e ricerca artistica, che sfocia in svariate forme di luci e colori; alla stessa maniera, l’esplosione dei colori della natura che si risveglia sono preludio per infinite sensazioni di emozioni e vorticosi scenari caleidoscopici.

In quale città preferiresti esporre, e perché?

La nostra capitale, Roma, è da sempre nel mio cuore per il fascino eterno che la storia inevitabilmente le conferisce.

Dalle innumerevoli opere architettoniche, che portano il segno delle varie epoche, ai musei di ogni genere, fino ai sanpietrini che lastricano le strade … la sensazione che provo è sempre di un’immersione totale nell’arte che da secoli caratterizza questa splendida città.

Dopo il flagello COVID cosa è cambiato per il mondo dell’arte?

La pandemia ha inevitabilmente segnato un punto nella storia di tutti; ciascuno di noi ha dovuto affrontare emozioni differenti, fare i conti con un nuovo sentimento di paura e diffidenza verso l’esterno unitamente alla consapevolezza che le relazioni sociali e umane sarebbero mutate per sempre. Il mondo dell’arte, un po’ come tutti i settori, è inevitabilmente cambiato nel suo aspetto organizzativo e relazionale, ma a mio avviso mantiene sempre la primordiale funzione ascetica di evasione: come la storia ci ha insegnati, rappresenta sempre un mondo dove potersi rifugiare per ritrovare il bello e vivere la vita che desideriamo.