Arte Contemporanea. Intervista al bravo artista Paolo Gubinelli, a cura di Maurizio Vitiello.
Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde il bravo artista toscano Paolo Gubinelli
Puoi segnalare i tuoi futuri impegni sino al 2024 compreso?
Segnalo le prossime mostre 2024:
1, Biblioteca di Salerno
2, Biblioteca di Cremona
4, Museo Archeologico Ribezzo Brindisi
4, Museo Epicentro Barcellona
5, Monasteri di Camaldoli e Fonte Avellana
Per ora sono questi progetti poi in parola con altri.
Quali richiami ti interessa sottolineare nella tua produzione attuale?
Con i miei richiami m’interessa sottolineare la mia produzione.
Sono tutti convergenti in un unico linguaggio.
Mi sono concentrato sui materiali, sul segno e sul pensiero delle opere, dalla carta alla ceramica e al vetro, dal polistirolo al plexiglas. Tutto riguarda lo spazio, la luce, il colore.
La mia poetica nasce nell’immagine e nel pensiero di un’opera, che va verso la bellezza e raffinatezza.
In quale città preferiresti esporre, e perché?
La città che mi interessa esporre potrebbe essere la Milano, perché trovo sempre la città più dinamica e nuova verso tutti i linguaggi artistici con i maggiori artisti, poeti, architetti, musicisti, letterati poeti, ecc …
Però, mi interessa esporre dove ci sono responsabilità organizzative e che realizzino veri progetti con buona comunicazione e allestimento opere.
Dopo il flagello COVID cosa è cambiato per il mondo dell’arte?
Dopo il flagello Covid il mondo è cambiato in modo catastrofico e vediamo molti artisti nuovi nati come funghi.
Naturalmente questo sistema ha portato a deteriorare l’arte precedente, dove ora non si capisce più quale sia la direzione giusta da percorrere, vedo molta superficialità e corse per i finti premi e successi.
L’arte è una cosa profonda e seria e queste nuove regole che lasceranno un vuoto nella attuale cultura non mi interessano, quindi continuo a essere un artista controcorrente viaggiando nella mia linea personale, come ho sempre fatto.