Arte Contemporanea. Intervista al bravo fotografo Luciano Basagni, a cura di Maurizio Vitiello.
Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde il fotografo Luciano Basagni.
Puoi segnalare i tuoi futuri impegni sino al 2024 compreso?
Al momento e nei prossimi mesi, sono impegnato con la partecipazione a varie mostre collettive in diversi luoghi.
Lo scorso 13 Agosto, si è conclusa la seconda edizione del Premio Nazionale CHIARAVALLEARTE, in cui sono stati assegnati i premi:
1° Natino Chirico per l’opera “Il Volo della Pace”
2° Luciano Basagni per l’opera “Dimensioni Metropolitane”
3° Antonio La Gamba per l’opera “Per Non Dimenticare”
E’ stata per me una grande soddisfazione, anche per l’affezione che nutro
per la terra di Calabria.
Il 15 Settembre si inaugura presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino a Napoli, la VI edizione della rassegna “IL SENSO DEL SACRO”.
Nel frattempo è stato anche presentato il libro di poesie di Giovanna Savona ”FRANGENTI Aforismi”, ed. “la Valle del Tempo”, di cui ho curato l’immagine di
Copertina.
A Roma, presso il Museo Crocetti, dal 4 Ottobre, parteciperò alla mostra “Arte per la Vita 2023”.
Venerdì 6 Ottobre, ci sarà l’inaugurazione della mostra “DECLINAZIONI PLURALI 2023”, a cura del critico d’arte e sociologo Maurizio Vitiello, al Museo Minimo –
Fuorigrotta, Napoli.
A Sulmona, il 14 Ottobre si inaugurerà la Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea “50° Premio Sulmona 2023“.
A data ancora da stabilirsi tra Ottobre/Novembre prossimi, parteciperò a una mostra allo “Spazio Vitale” ad Aversa.
Anche per il nuovo anno 2024, sto valutando alcune proposte.
Ecco, questo un panorama di prossime partecipazioni a mostre, già definito.
Quali richiami ti interessa sottolineare nella tua produzione attuale?
Voglio sottolineare la mia attuale necessità di una ricerca molto più intimistica, in cui il soggetto appare inevitabilmente legato al reale e alla quotidianità vissuta, ma che maggiormente si fa pretesto espressivo di una realtà e di sentimenti passati nel tempo che lasciano una ‘presenza-assenza’ di un tempo incancellabile e di un futuro imprevedibile.
Le radici che affondano nel passato, non bastano più oggi a darci speranze e certezze per il domani, siamo coinvolti in un vortice sociale in cui è difficile trovare una propria dimensione.
In quale città preferiresti esporre, e perché?
Sicuramente, come da sempre, varrebbe più la pena esporre in una città del Nord, se non proprio fuori dall’Italia, addirittura in America, dove la Fotografia è più apprezzata e ha anche un valore commerciale diverso.
Dopo il flagello COVID cosa è cambiato per il mondo dell’arte?
Si può dire che anche questo triste evento ha permesso agli artisti di trarne ispirazione.
Ora mi sembra che nonostante sia ancora presente, ha lasciato posto a nuove iniziative.