Arte Contemporanea. Intervista all’artista abruzzese Emidio Mastrangioli, a cura di Maurizio Vitiello.

7 settembre 2023 | 16:33
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Arte Contemporanea. Intervista all’artista abruzzese Emidio Mastrangioli, a cura di Maurizio Vitiello.
Arte Contemporanea. Intervista all’artista abruzzese Emidio Mastrangioli, a cura di Maurizio Vitiello.
Arte Contemporanea. Intervista all’artista abruzzese Emidio Mastrangioli, a cura di Maurizio Vitiello.
Arte Contemporanea. Intervista all’artista abruzzese Emidio Mastrangioli, a cura di Maurizio Vitiello.

Intervista di Maurizio Vitiello – Risponde l’artista abruzzese Emidio Mastrangioli

Puoi segnalare i tuoi futuri impegni sino al 2024 compreso?

Sono diversi gli eventi dove sono stato invitato a partecipare, vari sono ancora in fase embrionale per cui non posso dare notizie al riguardo, mentre, tra i più imminenti già in programma, segnalo la collettiva “Sintesi 2023 – Contaminazioni nella Contemporaneità”, che si terrà a Roma, dal 23 al 30 settembre, al Museo Crocetti; la successiva partecipazione sarà all’edizione storica del Premio Sulmona, ovvero la cinquantesima, che si svolgerà dal 14 ottobre al 5 novembre 2023.

Quali richiami ti interessa sottolineare nella tua produzione attuale?

Attualmente, proseguendo la mia ricerca incentrata da anni sulla raffigurazione di bottiglie e oggetti stilizzati, distorti e alterati, mi sto interessando ad allungare e verticalizzare sempre più gli stessi, per raggiungere un ulteriore stato trascendente, continuando, allo stesso tempo, a perfezionare metafisiche disposizioni, dove, consueti ed evidenti sono i richiami per gli equilibri formali e compositivi, mentre, fondamentale è l’armonia tra gli elementi presenti.

In quale città preferiresti esporre, e perché?

Avendo avuto già esperienze espositive in diverse città, italiane ed estere, mi è difficile preferire un ulteriore luogo in particolare, piuttosto, ritengo opportuno, direi importante, valutare qual è il contesto e dove andrò a esporre, che possa essere appunto una galleria d’arte, un museo, una sede istituzionale … o quant’altro, perché penso che, riguardo la città in sé, ognuna contestualizzata in un determinato evento, possa dare un’opportunità. 

Dopo il flagello COVID cosa è cambiato per il mondo dell’arte?

Tante cose avvenute durante la pandemia sarebbero state inimmaginabili prima. Il Covid ha messo a dura prova tutti i settori, ancor più quello della cultura. Ha obbligato le gallerie d’arte a sospendere l’apertura al pubblico, a interrompere le esposizioni e ad annullare le fiere; musei chiusi o con accesso limitato. Ciò che è venuto a mancare in quei terribili mesi è stata una vera condivisione di un’esperienza culturale senza mediazioni digitali. Detto ciò, l’impatto del lockdown sulla digitalizzazione del sistema dell’arte è stato enorme, portando, nel bene e nel male, notevoli cambiamenti.