Capri, morte di Luca Canfora, il blitz dei magistrati sull’Isola: si cercano risposte

Capri, morte di Luca Canfora, il blitz dei magistrati sull’Isola: si cercano risposte
Il 31 agosto scorso, Luca Canfora, costumista di 51 anni al servizio della troupe cinematografica diretta dal premio Oscar Paolo Sorrentino, si presentava sul set allestito nell’incantevole scenario di Capri. L’orologio segnava circa le sette del mattino in una giornata che all’apparenza si preannunciava come qualsiasi altra. Canfora scambiava brevi saluti con i colleghi presenti sul set, ma a fine giornata, improvvisamente, spariva nel nulla, come se fosse svanito nel nulla. Il suo corpo senza vita, con ferite profonde soprattutto alla testa, veniva rinvenuto sul versante dell’isola che si affaccia verso i celebri Faraglioni.

L’indagine

L’inchiesta, come riporta Gennaro Scala del Corriere della Sera, condotta dalla procura di Napoli ha inizio proprio da questo drammatico ritrovamento, dagli ultimi istanti in cui Canfora si allontanava in direzione di via Krupp, percorrendo stradine e sentieri impervi. Una caduta dal costone si rivela la causa della morte del 51enne originario del quartiere napoletano di Materdei, ma ciò che rimane oscuro è come sia accaduto esattamente. Gli investigatori, sotto la guida del pubblico ministero Silvio Pavia, hanno disposto un sopralluogo affidato agli uomini della Squadra Mobile della Questura, sotto la direzione di Alfredo Fabbrocini. Inoltre, per esaminare attentamente il costone dal quale Canfora sarebbe precipitato, si è fatto ricorso a un esperto alpinista. Le indagini si concentrano sulla ricostruzione della dinamica degli eventi, cercando di incrociare tutte le informazioni disponibili. È cruciale stabilire se il terreno impervio abbia causato una scivolata accidentale o se si tratti di una tragedia deliberata. Tuttavia, prima di tutto, è necessario ascoltare le testimonianze dei parenti e degli amici del costumista.

Coinvolgimento di parenti e conoscenti

Tra le linee investigative prese in considerazione, c’è anche quella di un possibile gesto volontario, supportata dalle testimonianze dei parenti e degli amici, i quali, durante gli interrogatori condotti dalla polizia, avrebbero menzionato uno stato emotivo precario di Canfora. La chiave di volta per risolvere il mistero della sua morte potrebbe giungere dai risultati dell’autopsia sul corpo del costumista. Attualmente, le immagini a disposizione degli inquirenti ritraggono solamente l’ingresso di Canfora sul set, ma non la sua uscita, la quale non sembra essere avvenuta attraverso l’accesso principale.

Il cellulare scomparso

Un elemento cruciale ancora mancante è il telefono cellulare di Canfora, il quale, si suppone, potrebbe essere scarico ma non è stato ancora rintracciato, e non sembra essersi tuffato in acqua. La polizia continua a cercare il dispositivo lungo il costone che si affaccia sullo specchio d’acqua tra Marina Piccola e i Faraglioni. Il ritrovamento del cellulare potrebbe gettare nuova luce sul mistero che circonda la morte di Canfora.

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