Castellammare di Stabia: la notte tra il 7 e 8 dicembre torna la notte dei “fucaracchi” o del “palio dei falò”
La raccolta illegale della legna è già iniziata
Mancano ancora più di 3 mesi alla notte dei “fucaracchi” e in città già è tempo di preparativi. L’8 dicembre giorno della festività dell’Immacolata Concezione a Castellammare di Stabia è sicuramente una delle giornate più sentite dell’anno. I rioni della città fanno a gara per accendere e dedicare alla Madonna dell’Immacolata il “fucaracchio” più grande e più bello. E per questo subito dopo l’estate si organizzano per raccogliere la legna da ardere. Gruppi di giovani e spesso ragazzini girano la città per scovare la legna che viene poi accatastata in luoghi nascosti dove nessuno osa accedervi, nemmeno le autorità di polizia. La notte dei falò è però una festa popolare che negli ultimi viene sistematicamente vietata nei rioni. Anche se il comune, con lo scopo di mantenere vive ea tradizione, ha cercato di organizzarla in proprio sull’arenile della villa comunale. Ma l’organizzazione pubblica non ha mai raccolto le adesioni da parte dei comitati dei rioni che hanno proseguito ad accendere i “fucaracchi” abusivamente nelle piazze e nelle strade cittadine. Qualche hanno fa venne anche messo in atto il tentativo da parte di una TV locale di istituire un concorso a premi per i falò più belli. L’iniziativa era detta “Palio dei falò dell’Immacolata”. C’era anche una giuria doveva valutare la bellezza del falò. A fianco dei “fucaracchi” venivano organizzate attività ricreative, di svago e divertimento che insieme alla valutazione sulla bellezza della pila di legno in fiamme riceveva un punteggio dalla commissione giudicate. Al falò che riceveva più voti veniva assegnato il premio “Palio dei falò dell’Immacolata”. Naturalmente ogni comitato di rione aveva la facoltà di gestire tutte le attività che l’evento richiede, occupandosi anche di allestire il proprio spazio con tavoli, panche e gazebo per la distribuzione di cibo e bevande caratterizzanti la tradizione rionale di ogni falò. Tra i promotori del “Palio dei falò dell’Immacolata” anche il giornale dell’epoca “InformaCittà” che pubblicò il regolamento della manifestazione che, purtroppo, non si è mai tenuta. Ad oggi i migliaia di stabiesi che invadono la villa comunale nella notte di vigilia dell’Immacolata Concezione assistono a due feste. Una legale organizzata dal comune e un’altra abusiva e vietata organizzata nei quartieri. La speranza è che una volta e per sempre i commissari straordinari al governo della città mettano fine all’illegaleità. Magari prendendo spunto dalla festa del “Palio dei falò dell’Immacolata”.