Castellammare di Stabia: Le forze politiche, “Salviamo il complesso dei Salesiani”
Il prossimo novembre si terrà l’asta per la vendita del complesso.
Castellammare di Stabia si mobilita per salvare il complesso dei salesiani. Lo chiedono le forze politiche, i sindacati e le associazioni. Il prossimo Novembre si terrà l’asta per la vendita del Complesso dei Salesiani di
Castellammare di Stabia con una base di partenza di 4,6 milioni di euro. Si ricorda che per volontà dell’allora Vescovo Vincenzo Maria Sarnelli e di Don Raffaele Starace i Salesiani cominciarono la loro opera a Castellammare di Stabia nel 1892. Da ciò si può ritenere che questa fu la prima Casa Salesiana del Mezzogiorno. Il Complesso, che sorge su un’area del quartiere di Scanzano, a ridosso del Centro Antico, quartieri notoriamente ad alto rischio, con importanti problematiche sociali, va all’asta per un valore probabilmente sottostimato rispetto alle sue grandi potenzialità. Da sempre gli spazi all’aperto sono stati punto di riferimento per i ragazzi del quartiere per trascorrere, insieme ai tanti volontari, il tempo libero nei campetti di calcio, basket e pallavolo. Dopo la smobilitazione salesiana Il complesso fu poi acquistato dal notaio Ferdinando Spagnuolo, facoltoso amante e studioso di archeologia, il quale attraverso la collaborazione con l’Universita’ del Maryland puntava al rilancio delle ville di Stabia. Il complesso dei Salesiani era centrale rispetto all’idea di rilancio archeologico dell’area stabiese. Infatti, nel 2002 a Washington DC fu costituita la Fondazione Restoring Ancient Stabiae (RAS), un ente onlus culturale italo-americana che aveva lo scopo di favorire la creazione del grande Parco Archeologico di Stabiae Antica. Purtroppo però le cose non sono andate per il verso giusto. La morte del notaio Spagnuolo e il passaggio di proprietà nelle mani degli eredi ha deciso un destino diverso della struttura, anche a causa di qualche pendenza economica accumulata negli ultimi anni di gestione. E per ripianare i debiti accumulati gli eredi del notaio Ferdinando Spagnuolo hanno deciso di vendere la struttura. A fine autunno si capirà con certezza se c’è qualcuno interessato ad acquistarlo per riportarlo agli antichi splendori. Nel frattempo la città cerca la mobilitazione per far rimanere il complesso nelle mani pubbliche, per evitare che tutto finisca in mano ai privati e alle speculazioni commerciali e edilizie. Lo fa attraverso le le forze politiche, i sindacati e le associazioni che insieme, attraverso un comunicato stampa chiedono ai commissari straordinari che governano la città di intervenire presso la regione e la città metropolitana affinché questi enti intervengono nell’asta per acquistare il complesso.
“Lanciamo un appello alla città, alle forze sociali, ai Partiti, alle Associazioni,
alla Chiesa – scrivono nel comunicato – a mobilitarci tutti per salvare il Complesso dei Salesiani in modo da poter
dare l’opportunità alle varie Associazioni di volontariato di continuare nell’opera di aggregazione dei giovani del quartiere e inoltre per la creazione di una struttura utile per il rapporto con l’Università e il mondo della ricerca per il rilancio del termalismo, tenendo conto anche della vicinorità del complesso al parco del Solaro. I Commissari Prefettizi potrebbero proporre alla Città Metropolitana e alla Regione una interazione per acquisire la struttura al patrimonio pubblico per poi poter ragionare con calma alle destinazioni d’uso, così come accennato, delle varie parti di cui si compone l’intero complesso.
Quel bene non può essere svenduto e soprattutto va mantenuta la destinazione sociale. Castellammare non può permettersi di perdere un altro spazio. Il comunicato è firmato da: Anpi Castellammare/Gragnano, Auser Castellammare Odv (Ass), Azione, Democratici e Progressisti, Fondazione Maria Fanelli ETS, Italia Viva, Idea Città (Ass), Radici Nuove (Ass), Sinistra Italiana, Sveglia.. Moci (Ass), Cgil, Cisl, Uil.