Chi è Gianluigi Aponte, l’imprenditore miliardario che vuole comprare Italo

Chi è Gianluigi Aponte, l’imprenditore miliardario che vuole comprare Italo
L’ottantaduenne Aponte, originario di Sant’Agnello, pare essere attualmente coinvolto in trattative per l’acquisizione di Italo, una compagnia ferroviaria di rilevanza. Secondo quanto riportato da Forbes, sembra che l’accordo potrebbe concretizzarsi entro il mese di marzo, segno che le trattative sono giunte a uno stadio avanzato.

Tuttavia, è importante sottolineare che la società Italo ha negato con forza queste voci di acquisizione, smentendo quanto riportato in diversi articoli pubblicati già nel mese di dicembre. La compagnia ha dichiarato ufficialmente: “Dopo aver ascoltato i nostri azionisti, e non solo alcuni di loro, smentiamo ancora una volta che siano in corso trattative per la vendita della società.”

L’Operazione Valutata in Quattro Miliardi di Euro

Questa operazione di acquisizione è di notevole portata, con un valore stimato di circa 4 miliardi di euro. Si tratta del doppio dell’importo speso dal fondo Global Infrastructure Partners (GIP) per acquisire ItaloNuovo Trasporto Viaggiatori dai suoi fondatori nel 2018. Attualmente, la proprietà di Italo è così distribuita: Allianz possiede l’11,5%, Infrastructure Investor detiene lo 0,6%, mentre il restante 7,7% è nelle mani di un azionista italiano che precedentemente aveva venduto le proprie quote al GIP, decidendo successivamente di reinvestire nella compagnia.

Tra gli azionisti di rilievo figurano nomi noti come Luca Cordero di Montezemolo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e l’ex amministratore delegato Flavio Cattaneo.

Un anno fa, Ita Airways, che aveva preso il posto di Alitalia, aveva inizialmente scelto Aponte come possibile acquirente, mentre MSC aveva manifestato interesse nell’acquisire una quota di maggioranza insieme alla compagnia aerea tedesca Lufthansa. Alcune fonti governative avevano rivelato al Corriere della Sera che l’acquisizione era stata discussa per una cifra compresa tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Tuttavia, Aponte aveva successivamente abbandonato l’idea a novembre, affermando che non erano state soddisfatte le condizioni necessarie per procedere con l’acquisizione.

L’Interesse di Gianluigi Aponte per l’Italia

Da diversi anni, si è speculato sulla possibilità di un importante investimento da parte di Aponte in Italia. Nel 2008, l’armatore era stato uno dei “capitani coraggiosi” chiamati da Silvio Berlusconi per salvare Alitalia dalla crisi.

Secondo quanto riferisce il quotidiano Repubblica, nel 2004, prima che Aurelio De Laurentiis assumesse il ruolo di manager, “persone influenti si erano avvicinate ad Aponte per proporgli di rilevare il Napoli.” Tuttavia, Aponte aveva gentilmente rifiutato l’offerta, poiché non desiderava attirare l’attenzione dei media. Questa curiosa rivelazione fu fatta solo in occasione dell’inaugurazione di una delle sue navi, con la madrina d’onore Sophia Loren.

Chi è Gianluigi Aponte

Gianluigi Aponte è originario di Sant’Agnello, un pittoresco paese sulla Penisola Sorrentina. Secondo la classifica in tempo reale di Forbes, è attualmente considerato il’118° uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale stimato in 15 miliardi di dollari. È importante notare che, essendo cittadino svizzero e risiedendo a Ginevra, Forbes non lo riconosce come il secondo uomo più ricco d’Italia, ma come il più ricco miliardario della Svizzera.

La sua storia personale è affascinante: Aponte trascorse parte della sua infanzia in Somalia, dove la sua famiglia aprì un albergo che si rivelò una fonte di fortuna. Successivamente, frequentò l’Istituto Tecnico Marittimo Nino Bixio, la stessa scuola frequentata dal suo mito d’infanzia, Achille Lauro.

Mentre Achille Lauro ha dedicato la sua vita al mare e a Napoli, Aponte ha fatto una scelta diversa, trasferendosi a Ginevra, sulle rive del pittoresco lago Lemano. Questa scelta gli ha permesso di mantenere un profilo più basso, cosa che apprezzava particolarmente. “Qui non siamo nessuno,” ha dichiarato Diego, uno dei figli di Aponte, nato dalla relazione con Raffaella Diamant, figlia di un banchiere svizzero. Il suo incontro con la futura moglie, avvenuto su una delle navi di cui era capitano, lo convinse definitivamente a lasciare l’Italia.

L’Impero di MSC

L’immensa ricchezza di Gianluigi Aponte ha avuto inizio con un modesto prestito. Dopo aver brevemente lavorato come consulente finanziario, utilizzò quel prestito per acquistare una nave da carico tedesca di seconda mano, la Msc Patricia. In seguito, fondò la sua prima società, la Aponte Shipping Company, a Monrovia, in Liberia. Questo segnò un ritorno in Africa, alla ricerca della fortuna per la sua famiglia.

Negli anni ’80, la società prese la decisione strategica di concentrarsi sul trasporto di container e si espanse ulteriormente acquisendo Starlauro, la divisione crociere di Flotta Lauro, successivamente trasformata in Msc Crociere. Nel 1995, Aponte acquisì Snav (Società Navigazione Alta Velocità), una compagnia di aliscafi e traghetti che collegano le isole italiane. Nel 2010, l’azienda ha anche ottenuto il 50% di Grandi Navi Veloci, un’impresa che opera traghetti nel Mediterraneo. Nel 2000, la società Terminal Investment S.p.A. ha iniziato a gestire terminal container in tutto il mondo.

Oggi, MSC è diventato un colosso con oltre 100.000 dipendenti, un fatturato annuo di circa 30 miliardi di dollari (le cifre esatte non sono pubbliche a causa della natura familiare dell’azienda, con tutto il capitale di proprietà di Aponte). L’azienda opera con una flotta di oltre 600 navi, servendo oltre 500 porti in più di 230 rotte. Nel 2021, MSC ha superato Maersk, diventando il principale gruppo mondiale nel trasporto di container.

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