Chi era Luca Canfora, il costumista di Paolo Sorrentino trovato senza vita nelle acque di Capri
Chi era Luca Canfora, il costumista di Paolo Sorrentino trovato senza vita nelle acque di Capri
Luca Canfora, rinomato costumista di 51 anni, coinvolto nella troupe del nuovo film del celebre regista premio Oscar Paolo Sorrentino, è stato rinvenuto senza vita nelle acque di Capri.
Nato nel 1972, Canfora si era laureato presso l’Istituto d’Arte Filippo Palizzi di Napoli e aveva iniziato la sua carriera presso la sartoria del prestigioso Teatro dell’Opera di Roma. Nel corso della sua prolifica carriera, ha collaborato con un variopinto elenco di artisti di fama internazionale. Tra i suoi contributi più significativi, ricordiamo il ruolo di assistente per il rinomato Danilo Donati in produzioni quali “Jerusalem” e “Pinocchio,” di Maurizio Millenotti in “Passion” e “Nativity,” di Gabriella Pescucci in “Van Helsing,” di Milena Canonero in “Gran Budapest Hotel,” e di Daniela Ciancio in “La Grande Bellezza.” Negli ultimi anni, aveva stretto una proficua collaborazione con Carlo Poggioli, contribuendo alla realizzazione dei costumi per film come “Jason and the Argonauts,” “Ritorno a Could Mountain,” “Miracolo a Sant’Anna,” “The Raven,” “Abraham Lincoln Vampire Hunter,” “Youth,” “Loro,” e la serie “The Young Pope,” di cui aveva condiviso la responsabilità dei costumi. Canfora aveva anche lavorato come costumista nel film prodotto da Netflix intitolato “The Pope.”
La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo del cinema, lasciando tutti in stato di sgomento.
Le indagini sono ancora in corso e si attende il risultato dell’esame autoptico che dovrà gettare luce sulle circostanze della sua morte. Va ricordato che il corpo di Canfora è stato trovato venerdì scorso nelle acque di Capri, di fronte alla grotta dell’arsenale, sotto via Krupp, da un canoista che ha prontamente allertato la Guardia Costiera. La Polizia, con il coinvolgimento del commissariato di Capri e della squadra mobile di Napoli, sta conducendo le indagini sotto il coordinamento della Procura di Napoli, che è responsabile dell’inchiesta.