Colli di Fontanelle: Aria di festa… in comunità.
Colli di Fontanelle: Aria di festa… in comunità.
Che intensa partecipazione di fedeli alla nostra festa patronale!
Organizzata da Don Antonino De Maio, in concerto con i gruppi operanti in Parrocchia, la festa, dedicata alla Natività di Maria Vergine, si è svolta nel rispetto di un programma ben articolato, meticoloso, ricco e coinvolgente, strutturato su diversi momenti di preghiera e di convivialità che ha previsto:
-tre Sante Messe in mattinata, a partire dalle 6,20 allorquando è stato benedetto il pane che poi è stato distribuito a tutte le famiglie del paese;
-un laboratorio creativo nel pomeriggio per bambini, ragazzi e genitori;
-un’altra S. Messa, presieduto dal Vescovo, don Franco Alfano, celebrata in serata, alle ore 19.00;
-una festa comunitaria organizzata di sera, dopo l’ultima Messa, nel giardino, adiacente alla chiesa.
Sono stai tutti momenti significativi ed emozionanti, vissuti intensamente dalla comunità.
La chiesa, come da tradizione, è stata abbellita dai gigli rosa, offerti in parte dai fedeli che li coltivano per l’occasione, e impreziosita dalle tovaglie mariane, fatte a mano e donate da esperte ricamatrici del paese.
Molto hanno inciso le omelie fatte da don Antonino durante la celebrazione delle Sante Messe: egli ha ricordato a tutti l’importanza del ruolo di Maria nella vita di Gesù e nella nostra vita di cristiani cattolici.
Lei, madre di Gesù è anche Madre nostra, per volontà del suo stesso figlio che dalla croce, affidandola a Giovanni, l’ha resa Madre dell’umanità intera.
A tal proposito Teresa Pontecorvo, nostra parrocchiana, ha detto: “Mi ha molto colpito il concetto della vita espresso da don Tonino dall’altare, durante la Messa delle 6,30, quando ha sostenuto che la Fede in vita può essere la metafora di una staffetta, perché nessuno di noi corre in solitaria. E ha citato come esempio Maria che non ha operato da sola nel realizzare la Missione affidatale da Dio.
Nella staffetta ognuno fa la sua parte e noi, nell’ambito della nostra comunità, dobbiamo essere staffettisti della Cristianità e, a prescindere dai momenti di gioia o di dolore del nostro quotidiano, non dobbiamo mai fermarci per aiutare l’intera squadra, (leggi l’umanità), a raggiungere il traguardo.
E così ho pensato con tristezza, ma anche con gioia, alla staffetta che noi parrocchiani facciamo ogni anno in questa solenne giornata della Natività di Maria Vergine per distribuire il pane nelle famiglie del paese: con tristezza ricordando tutti quelli che partecipavano, come il mio papà, e che oggi non ci sono più e con gioia considerando tutti noi che ci attiviamo in questo giorno di festa nonché i giovani che, di anno in anno, infoltiscono il nostro gruppo, come le mie figlie.
È bello percepirsi staffettisti in cordata nel quotidiano e aver la certezza di non essere soli nella maratona della vita che magari non ci vede vincere sempre, anzi, spesso, ci vede traballare, cadere o sostare, ma mai fermi.
Non meno incisiva è stata l’omelia serale di don Franco, nostro fratello vescovo, che ci ha sottolineato che la data di nascita di Maria, festeggiata dalla Chiesa l’8 settembre, rimane in realtà un mistero perché non ha riscontro nei Vangeli, ma ha ribadito che ciò nulla toglie all’importanza dell’evento per noi cristiani cattolici.
Ecco come Giuseppina Gargiulo, presente all’evento, ha raccontato questo momento: “ La chiesa era gremita e l’omelia del vescovo, don Franco, è stata ascoltata con grande attenzione, sia dai grandi sia dai piccoli, perché il Vescovo, con grande spirito di Fede e con un linguaggio pacato e comprensibile a tutti, ha presentato l’immagine della Madonna come una persona piena di Fede e di Virtù”.
Ma toccante è stata anche la preghiera dei fedeli, fatta dai rappresentanti dei gruppi di servizio operanti in Parrocchia: ognuno di loro, in base al ruolo del gruppo di appartenenza, si è rivolto a Dio, a cuore aperto, per ringraziarlo, per pregarlo e per chiederne supporto e sostegno continuo.
Dopo la Messa, i fedeli si sono riuniti nel giardino comunitario e qui hanno trascorso la serata tutti insieme in allegria e in gioia.
C’è stato un trattenimento musicale condotto dalla nostra bravissima musicista Rosanna e animato dai giovani del coro, mentre altri gruppi di collaboratori preparavano e offrivano prelibatezze locali, come bruschette al pomodoro, coppette di frittura calda, preparate in presenza, e tante altre squisitezze.
Nel contempo, il caseificio locale “della Rocca”, rappresentato da Giuseppe Ferraiuolo, ha preparato sul posto squisiti formaggi freschi, come caciotte e mozzarelle, ma ha offerto anche gustosi formaggi stagionati, sempre di propria produzione.
In un angolo, chi voleva, poteva partecipare alla pesca di beneficenza organizzata con i pregiati lavori artigianali del laboratorio comunitario.
E’ stato bello vedere il formarsi di tanti gruppi che, mentre consumano ciò che veniva offerto, si raccontavano e si confrontavano piacevolmente, come si fa in tutte le sane famiglie cristiane.
È proprio vero che la comunità cristiana è famiglia di famiglie!
Animatore della Cultura e della Comunicazione
Anna Guarracino