COVID-19, la nuova variante che sta facendo preoccupare l’Italia
Il Covid-19 sta manifestando una nuova ondata in Italia e in tutto il mondo, con un marcato aumento dei casi giornalieri. Ciò che ha attirato l’attenzione degli esperti sono le caratteristiche della nuova variante del coronavirus, ufficialmente identificata come BA.2.86 e comunemente chiamata Pirola.
Questa mutazione del virus, come riportato dal Corriere della Sera, è costantemente sotto osservazione da parte delle autorità sanitarie nazionali e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa del suo elevato numero di mutazioni, soprattutto sulla proteina Spike. Un motivo di preoccupazione principale è la possibilità che Pirola possa evadere la risposta anticorpale generata dai nuovi vaccini. Sebbene possa esistere questa possibilità, ci sono altri aspetti da considerare, e la comparsa di questa variante potrebbe portare anche a sviluppi positivi.
Alcuni test condotti nel laboratorio di Yunlong Cao, un ricercatore presso il Centro di Innovazione Biomedica dell’Università di Pechino, indicano che Pirola potrebbe effettivamente evadere in misura significativa la risposta anticorpale sia derivante da infezione naturale che da vaccinazione. Tuttavia, sembra che la sua capacità di diffusione potrebbe essere notevolmente inferiore rispetto alla variante Kraken. In Svezia, sono stati condotti esperimenti che hanno rivelato come la variante BA.2.86 interagisca in modo notevolmente diverso con il sistema immunitario rispetto alle varianti precedenti.
Quindi, potrebbe trattarsi di una variante che potrebbe non competere efficacemente con altre varianti in via di sviluppo, come ad esempio la variante Eris (EG.5) e le sue sottovarianti, che stanno diffondendosi rapidamente a livello globale.
La scoperta che Pirola potrebbe avere una minore capacità infettiva rispetto ad altre varianti è incoraggiante, ma è ancora necessario raccogliere più dati e condurre ulteriori ricerche per avere una comprensione completa della situazione.
In generale, questa situazione ci ricorda l’importanza di mantenere una sorveglianza attiva sui virus, di adottare misure preventive come la vaccinazione e di essere flessibili nelle strategie di risposta quando emergono nuove varianti. La scienza e la cooperazione internazionale sono strumenti essenziali per affrontare questa sfida in evoluzione.
FONTE: IL METEO