Crisi bradisismica flegrea. Il vulcanologo Giuseppe Luongo: “I piani di evacuazione sono sbagliati”

29 settembre 2023 | 16:15
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Crisi bradisismica nei Campi Flegrei, il vulcanologo Giuseppe Luongo non ha dubbi: la natura fa la natura, sono gli uomini e le istituzioni che  li governano che ancora non hanno imparato a conviverci. In particolare nel merito della questione flegrea Luongo è lapidario: aspettiamo eventuali eruzioni, ma per adesso difendiamoci dai terremoti. Siamo quasi ai livelli di 40 anni fa. Cittadino puteolano, vulcanologo, professore Emerito dell’Università di Napoli, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano tra i massimi esperti del settore, il Prof. Luongo analizza l’attuale momento che sta coinvolgendo l’intero territorio, comprese le isole. Tra scienza e gestione dell’emergenza. Luongo predica cautela e boccia senza mezzi termini la gestione dei piani di intervento e di allontanamento: “Non abbiate paura, ma i piani di evacuazione sono sbagliati. In caso di necessità bisogna dirigersi ad occidente!”. Lo scenziato riserva parole dure anche al Commissario di Ischia Giovanni Legnini: “Lo stimo ma fossi in lui mi dimetterei!”

L’INTERVISTA 

-191 scosse in una settimana. La scossa di magnitudo 4.2 avvenuta nella mattina del 27 settembre è la più forte dal 1985.Pozzuoli ha paura, ma anche Ischia, nella notte ha avvertito gli effetti della crisi bradisismica in atto. Professore ci vuole spiegare che cosa sta accadendo

“C’è un aumento della pressione di una sorgente profonda fra i 4 km che, secondo alcuni è magma, secondo altri sono solo dei fluidi che spingono. Vabbè, lasciamo poi alla ricerca scientifica sciogliere questo nodo. Però la spinta ci sta, aumenta, aumenta la compressione delle rocce, le rocce accumulano energia elastica e a un certo momento raggiungono il limite di rottura, si fratturano e danno il terremoto. Se la spinta è molto veloce, aumenta la probabilità di avere un grosso terremoto, se diminuisce la velocità della spinta, della risalita del suolo, allora diminuisce la probabilità di avere un terremoto forte. Quindi questo sta accadendo. Più aumenta il volume delle rocce, nel quale accade questo fenomeno, più aumenta l’energia. In certi volumi che davano meno segnali di sismicità, ora lo stress sta raggiungendo livelli molto elevati, si sta accumulando, e quindi si sta liberando energie”.

-Una situazione senza precedenti oppure non siamo ancora ai livelli massimi?

“ Abbiamo raggiunto un livello di di sismicità molto simile a quello del 4 ottobre ‘83 quindi siamo proprio a quasi quarant’anni”.

Cosa bisogna fare?

“Bisognerà andare a controllare immediatamente gli edifici nell’area più pericolosa e non in tutta Pozzuoli, in quell’area vanno verificate le vulnerabilità, senza mettere subito la gente fuori casa, scegliere alcuni edifici, immediatamente, io speravo che già stessero facendo delle misurazioni, negli edifici diciamo campioni, dove mettere degli strumenti per vedere come rispondono.Questo in modo da fare un’analisi distribuita su tutto il territorio. Se si va per tipologie, basta scegliere pochi edifici che rappresentano una tipologia più diffusa a Pozzuoli e quindi fare una valutazione della pericolosità sismica. Bisognerebbe seguire molto attentamente velocità del moto del suolo. Questo non lo so se se si possa fare, se lo possono fare, se gli esperti hanno dati che possono essere tempestivi.Perché teniamo presente che sui sui GPS si hanno i risultati attendibili almeno fino a tre settimane, dopo il passaggio dei satelliti” .

-E sui umori di possibili eruzioni?

“Per quanto riguarda i vulcani aspettiamo l’eruzione l’eventuale eruzione aspettiamo ancora per adesso difendiamoci dai terremoti”.

– C’è lo stress dei Campi Flegrei, ma anche lo stress della popolazione è altissimo. C’è chi predica cautela ma ci sono anche molti dati allarmanti. C’è chi, ad esempio, tra le massime istituzioni del campo, ha consigliato di fare evacuare alcune zone.  Si è parlato anche addirittura di uno stop alla mobilità ferroviaria e di un cambio degli approdi al porto di Pozzuoli. C’è davvero da avere così tanta paura?

“Capisco la preoccupazione dei responsabili dei servizi pubblici, perché fare un errore in questo caso significa pagarla cara. Allora è evidente che se avviene un terremoto della magnitudo 4 può creare dei problemi nella linea ferroviaria, ma penso che il tratto di Pozzuoli, generalmente si va a verificare immediatamente. L’evento può portare dei problemi forse alla Cumana, può portare dei problemi alla Circumflegrea, non alla linea alla linea nazionale che passa per Aversa o per altri luoghi. Alcuni si difendono molto, si scaricano di responsabilità, quindi sono eccessivamente conservativi. Sono conservative alcune soluzioni.Questo crea panico”

-Pensa sia solo questo a creare panico?

“Il panico è creato anche perché non ci sono risposte, dalle istituzioni, confortanti.Non confortanti a parole, ma confortanti nei fatti. La gente deve vedere che ci sono delle azioni in atto. Allora se ci sono delle azioni in atto, un sindaco che parla, un ricercatore che parla, saprà dare al cittadino conferma.Invece se sono solo parole, sono parole che seguono dopo altri fatti accaduti, senza azioni concrete. Sono ormai sono 7,8,9,10 mesi che ci sono attività sismiche che preoccupano e dopo 6, 7 mesi di sismicità più forte non vengono fuori proposte, ipotesi di che cosa sta accadendo. Fermo restando che il fenomeno è complesso, è difficile fare una previsione, che le previsioni sono poco attendibili pure. In ogni caso bisogna dare un indirizzo alla gente e quindi metterci la faccia. Allora se non hai il coraggio di metterci la faccia, seriamente, lascia quel posto e fai il ricercatore senza fare il ricercatore di questo fenomeno.”

-A chi si rivolge?

 “Questo è un messaggio che va ai miei colleghi”

-Se è tutto in attendibile anche in termini di misure di sicurezza, come si deve comportare un cittadino. Abbiamo capito che non funziona niente, la macchina, anche della protezione civile va per proclami, i piani di allontanamento. le vie di fuga, sono belli solo sulla carta, ma impossibili?

“Si è cosi, tutte stupidaggini!”

-Un consiglio che si sente di dare alla popolazione?

“Ripeto stare tranquilli per l’eruzione, perché non siamo in quelle condizioni, almeno per adesso. Siamo legati ai fenomeni che accadono per poter capire che cosa sta per accadere. Fare delle previsioni di lungo termine è praticamente impossibile. La gente questo lo capisce, se tu parli chiaro alla gente e dimostri quali sono i tuoi limiti, pure la gente ti capisce. I primi a capire di avere dei limiti sono i cittadini. Quindi se tu gli garantisci che stai facendo il lavoro bene, questo è già un principio.

-Ma non è cosi?

“E no. L’eruzione è un’altra cosa. Poi, è sbagliato completamente il piano di equazione! Non lo vogliono capire questo? Non lo vogliono capire è evidente!Per fare un grande evacuazione tu devi prevedere l’eruzione tre giorni prima. 72 ore prima. Molti ne parlano, ma non lo sanno perché. Le 72 ore erano richieste per il Vesuvio dalla protezione civile per lo sgombero del territorio, perché loro dovevano fare le cose con comodità. Uso questo termine, e non me ne vergogno, ovviamente, così mi posso pure attaccare e dire tutto quello che voglio. Allora 72 ore, noi le abbiamo concordato.Abbiamo chiesto alla protezione civile quanto tempo occorresse loro per l’evacuazione per il Vesuvio e hanno trascinato questa previsione pure ai Campi Flegrei. Bene, allora, se avete 72 ore noi come istituzioni abbiamo il dovere di dirvi che 72 ore è l’ora di andare via. E possiamo non non farla bene questa previsione, farlo con una previsione sbagliata! “

-Quindi, non serve il Piano?

“Mentre stai evacuando può avvenire anche all’eruzione.Quindi la protezione civile deve avere un piano B. Senza eruzione durante l’evacuazione e con l’eruzione durante l’evacuazione. I cittadini questo lo devono sapere. Il piano è fatto solo pensando che l’eruzione, dirige le persone verso oriente, attraversando la città di Napoli che zona rossa. Per il terremoto di ieri si sono fermati i treni, immaginiamo che cosa succede con una eruzione.Bisogna andare a Occidente e non a Oriente con l’eruzione dei Campi Flegrei e casomai nella parte del litorale domizio, Formia, Gaeta, il casertano, l’alto casertano.”

Terremoto nell’area Puteolana è Flegrea e scintille qui ad Ischia con il commissario Giovanni Legnini. Voi avete fatto la vostra proposta ma il commissario parla di leggi vigenti ed equilibri da garantire …

– “Il commissario, lo rispetto molto, lo stimo molto. Devo dire la verità, però… al suo posto mi sarei già dimesso. Se faccio il commissario faccio il commissario e tra l’altro lui così lo fa, o lo faceva, nell’italia centrale, adesso qui, da noi invece la sua deve essere una azione “dimezzata” e allora…”