Cronaca di un pellegrinaggio a Lourdes, primo giorno
Il fiume Gave de Pau scorre silenzioso, quasi per non disturbare le migliaia di persone assorte in preghiera sotto la Grotta. È stato il primo pensiero che abbiamo avuto quando il taxi ci ha fermati davanti all’ hotel Sant Luis alle 16:30. Giusto il tempo di depositare nelle stanze le valigie e via veloci verso il luogo dove la Vergine Maria apparve a Bernadette per la prima volta. Ci siamo messi in fila insieme agli altri fedeli sotto la roccia che trasuda il liquido Santo di Maria. Una donna sembrava che l’ asciugasse con un fazzoletto di lino bianco. Ma non era così, perché lo bagnava con la trasudazione della roccia della Grotta della Madonna, con la speranza che portandolo a casa potesse miracolare una persona cara. Per terra sotto la roccia anche ex voto con bustine di carta per messaggi contenenti offerte, foto di malati e tanti fiori. A pochi metri da donna c’era un infermo, disteso su un lettino sanitario. Era immobile, aveva lo sguardo perso e il volto rivolto verso la Grotta, in direzione della Sua immagine, speranzoso di una miracolosa guarigione. Più in là lo starnazzare delle anatre del Pau rompeva il silenzio, mischiandosi con il vociare dei canti mariani dei pellegrini. Alcune persone lanciavano del pane nel fiume ed i volatili planavano gioiosamente da una sponda all’altra, come se stessero giocando in un acquapark. Nel frattempo il buio della sera è iniziato a venir giù mentre il viale di fronte alla basilica superiore cominciava a riempirsi di fedeli con le candele accese. Erano in migliaia, pronti a far sentire le loro preghiere e ad intonare l’Ave Maria per accompagnarla al “Cielo” con la forza della loro fede.