Da Sorrento solidarietà ai cittadini di Laayoune
Sorrento (NA) La Città di Sorrento e quella di Laayoune, nel Sahara Occidentale, avviarono nel 2009 e ratificarono nel 2010, un protocollo di gemellaggio che prevedeva scambi a livello sociale e culturale, ma anche economico, soprattutto nei comparti del turismo, della pesca, dell’agricoltura, delle infrastrutture, delle telecomunicazioni, della sanità e dei trasporti. Il protocollo di gemellaggio fu ratificato dall’allora Primo cittadino di Sorrento Giuseppe Cuomo, oggi consigliere nelle materie attinenti la qualità, la valorizzazione e la tutela del paesaggio su nomina del ministro Gennaro Sangiuliano, un’amicizia quella tra Sorrento e il Marocco rinnovata nel luglio del 2021 dal console generale del Regno del Marocco a Napoli, Abdelkader Naji, in visita alla casa comunale sorrentina, ricevuto in quest’occasione dall’attuale sindaco di Sorrento, avv. Massimo Coppola. L’incontro si inserisce nel quadro di relazioni tra Sorrento e il paese nordafricano, avviate negli scorsi anni sul fronte degli scambi culturali e commerciali. Nel 2017 ricordo anche che una delegazione di amministratori sorrentinini si recò nella cittadina marocchina e presenziò, nella piazza intitolata a Sorrento, alla piantumazione di due alberi di ulivo, simbolo di pace e di fratellanza. Questo che segue è un passo tratto da “Jenin” (La Nave di Teseo) romanzo che firma uno dei più importanti scrittori marocchini, Tahar Ben Jelloun: “Una donna seduta su macerie. Il suo vestito nero è coperto di polvere grigia, bianca. Le sue mani vigorose scavano fra le rovine. Seduta su una pietra, guarda lontano. Intorno a lei, pietre, pezzi di una casa non del tutto distrutta, di pareti crivellate, di sbarre di ferro, di resti di porte, di finestre, di frantumi di vita spezzata, interrotta. La mano destra tira fuori dai sassi e dalla polvere la scarpa di un bambino. È strappata, lacerata. La esamina. L’altra mano caccia via le mosche e copre il naso e la bocca”. In questa mano di madre che caccia le mosche e si copre la bocca perché ha compreso che sotto le macerie c’è il cadavere del bambino, è descritto il dolore lancinante che ammutolisce tutti coloro che scavano nella polvere dopo una disgrazia e sotto le macerie scoprono l’indicibile. Il 23 novembre 1980 il terremoto che colpì la nostra regione strappò alla vita 2914 persone, non potevamo ignorare questo dolore e non esprimere piena solidarietà alla popolazione marocchina e ai cittadini di Laayoune.
A cura di Luigi De Rosa
Il rinnovo del gemellaggio tra Sorrento e Laayoune, 28 Febbraio 2017 (foto d’archivio)
Luglio 2021, il Sindaco di Sorranto avv. Massimo Coppola con il console generale del Regno del Marocco a Napoli, Abdelkader Naji (foto d’archivio)
Link Comune di Sorrento: http://comune.sorrento.na.it/novita/comunicati-stampa/sorrento-missione-istituzionale-ed-imprenditoriale-laayoune-e-marocco