Decreto Caivano: misure introdotte

8 settembre 2023 | 14:37
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Decreto Caivano: misure introdotte

Il 7 settembre 2023, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un decreto-legge contenente provvedimenti urgenti mirati a contrastare il disagio giovanile, affrontare la povertà educativa e affrontare la criminalità minorile. Tra le misure di maggior rilevanza, si segnalano le seguenti novità:

1. **Misure Cautelari per Minori: Vengono introdotte nuove disposizioni per le misure cautelari applicabili ai minori coinvolti in procedimenti giudiziari.

2. **DASPO Urbano: Vengono ampliate e rafforzate le misure relative al Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive (DASPO) urbano, con l’obiettivo di prevenire situazioni di violenza e conflitto nelle aree urbane.

3. **Foglio di Via: Vengono introdotte normative più stringenti per il rilascio del foglio di via, un provvedimento che può essere emesso per allontanare soggetti coinvolti in attività criminali dal territorio in cui risiedono.

4. **Contrasto alle ‘Baby Gang’: Vengono implementate misure specifiche per combattere il fenomeno delle ‘baby gang’, con l’obiettivo di prevenire il coinvolgimento di minori in attività criminali.

5. **Ammonimento: Vengono stabiliti nuovi protocolli per l’ammonimento dei minori, con l’obiettivo di intervenire precocemente per evitare il coinvolgimento in attività illecite.

6. **Misure sul Processo Penale dei Minorenni: Vengono apportate modifiche al processo penale a carico di imputati minorenni, garantendo una giustizia equa e adeguata all’età dei soggetti coinvolti.

7. **Istituti Penali per Minorenni: Vengono previste riforme negli istituti penali dedicati ai minori, con l’obiettivo di fornire opportunità di riabilitazione e reinserimento sociale.

Di seguito, riportiamo i passaggi corrispondenti del comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo per ulteriori dettagli e informazioni.

I PROVVEDIMENTI

Sarà ora più semplice per i giovani sotto i 18 anni, coinvolti in reati, finire in detenzione, secondo le disposizioni del cosiddetto “decreto Caivano”. Questa misura è stata approvata ieri, 7 settembre, dal Consiglio dei Ministri ed è parte di un pacchetto di misure urgenti mirate a combattere il disagio giovanile, la mancanza di opportunità educative e la delinquenza minorile. Il decreto riduce da nove a sei anni l’età minima a cui è possibile applicare la custodia cautelare.

Tuttavia, non sono state incluse nel decreto due misure che erano state discusse in una bozza anticipata prima della riunione del Consiglio dei Ministri. In particolare, non c’è stata la riduzione dell’età di imputabilità, che aveva proposto di abbassare da 14 a 12 anni. Inoltre, non è stata introdotta la restrizione annunciata sull’accesso dei minori ai siti web per adulti.

La Lega è stata un sostenitore dell’abbassamento dell’età di imputabilità, con il leader Matteo Salvini che ha ribadito la sua posizione sostenendo che i quattordicenni di oggi, che portano armi da fuoco e coltelli, sono diversi da quelli di 30 anni fa e sono in grado di comprendere le conseguenze delle loro azioni e di assumersi la responsabilità, se commettono errori, come farebbe un adulto di 50 anni.

Il decreto prevede anche l’applicazione del Daspo urbano ai 14enni, come era già stato anticipato nella bozza. È stata confermata anche la possibilità di condanna a carcere, invece di una semplice multa di 30 euro, per i genitori che non assicurano che i loro figli frequentino regolarmente la scuola durante l’età dell’obbligo.

Nel decreto, è stata introdotta anche una modifica che riguarda la sanzione per lo spaccio di droga di lieve entità quando si tratta di un minore arrestato in flagranza del reato. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha spiegato che questa modifica comporta un aumento della sanzione per tale tipo di reato.

Inoltre, è stato ampliato l’ambito di applicazione dell’ammonimento del questore, estendendolo anche ai minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni che sono coinvolti in reati con una pena prevista non inferiore a 5 anni. Questo significa che anche i giovani di questa fascia d’età possono ricevere un avvertimento da parte del questore in caso di reati gravi.

Un’altra importante novità riguarda la segnalazione da parte di un magistrato inquirente al procuratore dei minorenni riguardo a un ragazzo coinvolto in un’associazione a delinquere di stampo mafioso o nel traffico di stupefacenti. Secondo il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, questa segnalazione non è necessariamente legata al fatto che il giovane sia l’autore del reato, ma può costituire l’inizio del processo per la revoca della potestà genitoriale da parte dei genitori del minore coinvolto.

FONTE: SISTEMAPENALE.IT; OPEN ONLINE