Gaetano Cantalupo posta riflessione sul turismo in Costiera Amalfitana: solo per colti e ricchi, secondo l’idea di Domenico De Masi, per salvare il territorio
Gaetano Cantalupo, nella community virtuale del Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana, posta un brano tratto dal capitolo dedicato al turismo d’élite del libro di Domenico De Masi, “L’età dell’erranza: Il turismo del prossimo decennio”, in cui sono citati Portofino e la Costiera amalfitana.
Lo scopo è un invito a riflettere sulle politiche turistiche attuali, che danno ampio spazio all’overtourism, a danno del turismo elitario.
Riportiamo l’estratto del libro “All’interno del fenomeno complessivo esiste una forte segmentazione di turisti in termini di potere d’acquisto, e la parte più ricca coincide, per lo più, con la parte più colta e più informata nella scelta delle proprie mete. Si tratta del 10% di quel miliardo di cittadini che dispongono di 40 giorni di ferie e che godono di un reddito annuo superiore a 150 mila dollari con una propensione di spesa, durante le vacanze, pari almeno a 500 dollari al giorno.
A essi vanno aggiunti almeno altri 10 milioni di pensionati benestanti e 10 milioni di persone meno ricche, ma culturalmente appassionate, disposte a sacrificare altri consumi a quelli di natura intellettuale. Si arriva così a una élite di 120 milioni di turisti «consapevoli», per i quali vacanza e viaggio costituiscono l’occasione per celebrare il matrimonio tra svago e cultura. Essi pretendono dalle località ospitanti un “pacchetto” integrato di buon mare o buona neve la mattina, relax, arte e incontri dì pomeriggio, concerti e spettacoli di classe la sera, location fascinose, occasioni rare, cucina genuina, ormeggi comodi, ospitalità cordiale ma non invadente, rispetto della privacy senza, però, l’angoscia della solitudine.
Per accaparrarsi questo segmento elitario, occorre la simultanea disponibilità di risorse climatiche, naturali, storiche, artistiche, gastronomiche, culturali, organizzative. Infatti il turismo «consapevole» apprezza gli «insiemi» culturali: la privacy insieme al silenzio, l’ordine e la pulizia insieme alla genuinità, la raffinatezza insieme all’originalità e all’esclusività, la bellezza insieme alla cultura «alta».
Il turismo consapevole crea un circolo virtuoso: attese esigenti e rispetto dei luoghi fertilizzano un’accoglienza impeccabile, offerte raffinate ed esclusive. Il tutto determina un calibrato interscambio culturale, una crescita di buon gusto e buone maniere da entrambi le parti.
Pochissime aree al mondo possono offrire questo intero «pacchetto», candidandosi alla conquista del segmento più ricco del turismo internazionale. L’Italia è tra queste. Con ciò non si intende disprezzare il turismo di massa: si intende solo segnalare la necessità, da parte di ciascuna zona turistica, di ritagliarsi il segmento di mercato più congeniale alle proprie condizioni oggettive e al proprio genius loci.
Se, ad esempio, le spiagge vaste e l’imponente attrezzatura alberghiera permettono alla Romagna di ospitare milioni di vacanzieri, soprattutto giovani, alla ricerca di svago, dotati di medio potere d’acquisto e concentrati in un breve arco di tempo, la costiera amalfitana o la zona di Portofino possono ospitare un numero esiguo di turisti, soprattutto adulti, alla ricerca di quiete e riservatezza, dotati di alto potere d’acquisto e diffusi in tutto l’arco dell’anno.
Rimini è l’immenso estuario del fiume turistico europeo: a parità di prezzi, cercherà di aumentare sempre più i propri posti letto; la costiera amalfitana e la zona di Portofino sono galassie di piccole stelle che, a parità di posti letto, dovranno perfezionare sempre più l’offerta dei propri servizi per pretendere prezzi alti da una élite mondiale di persone colte e ricche, che, a parità di posti letto, dovranno perfezionare sempre più l’offerta dei propri servizi per pretendere prezzi alti da una élite mondiale di persone colte e ricche.
Ma il turismo culturale e di classe è come la floricultura: più ancora del turismo di massa e del turismo familiare richiede cure incessanti. appassionate, variate nel tempo e appropriate alle diverse piante. Richiede, inoltre, un continuo aggiornamento tecnologico, una total quality, un’agevole raggiungibilità, una garantita sicurezza e la capacità di contendere i clienti a una concorrenza internazionale sempre più agguerrita”.
Da anni, ormai gli addetti ai lavori, quindi coloro che fanno turismo e vivono di turismo in Costiera Amalfitana, sono divisi sul prediligere la qualità dei turisti o la quantità.