Giuseppe Prezzolini “L’anarchico conservatore” del Novecento

Ieri pomeriggio, presso la sala storica della Borsa di Napoli, la sala delle Grida -Camera di Commercio Napoli- si è svolta la coinvolgente presentazione della biografia di Giuseppe Prezzolini a cura di Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura, sottotitolata diligentemente “L’anarchico conservatore” ad evidenziare la personalità eclettica del personaggio che aveva “usato” la cultura, in tutto il Novecento, come un’arma, per combattere i vizi (molti) ed affermare le virtù dimenticate di un popolo, che si era fatto, in quegli anni, solo formalmente, Nazione. Sangiuliano mette in luce il valore di questo libro prezioso quando sottolinea che esso è la risposta ancora attuale al “conformismo” e all’umile accettazione dello status quo, spesso ancora oggi troppo diffuso in Italia”.

Molti sono stati gli illustri interventi, ma quello che più mi ha colpito è stato lo spaccato trasversale della scintillante critica letteraria Emma Giammattei che, con apparente semplicità, tipica di chi la cultura letteraria se la poggia sul comodino prima di andare a letto, come una tazza di tisana calda, ha ridato nuovo colore e luce al testo biografico, rimarcandone i contorni autentici e originali, di un individualismo-metodologico, che scrosta finalmente “gli anteposti interessi del singolo” da questo termine visto che le azioni dei soggetti collettivi partono sempre dalle intenzioni dei componenti individuali. Evidenziando come, Giuseppe Prezzolini per tutta la sua vita, ha incarnato l’ideale dell’uomo e dell’intellettuale ed ha segnato un’epoca irripetibile, che preparò la nascita della Nuova Italia.
Marianna Di Candido